L’ex campione del tiro a volo non ce l’ha fatta: Campi Bisenzio e il mondo dello sport piangono Daniele Cioni

CAMPI BISENZIO – La sua pagina Facebook – e non poteva essere diversamente – è piena di messaggi di cordoglio. Parole dense di emozioni, di ricordi, di attimi purtroppo svaniti per sempre. Ieri, infatti, il campigiano Daniele Cioni ha perso la battaglia contro il Covid a soli 62 anni. E, insieme a un’intera comunità, è […]

CAMPI BISENZIO – La sua pagina Facebook – e non poteva essere diversamente – è piena di messaggi di cordoglio. Parole dense di emozioni, di ricordi, di attimi purtroppo svaniti per sempre. Ieri, infatti, il campigiano Daniele Cioni ha perso la battaglia contro il Covid a soli 62 anni. E, insieme a un’intera comunità, è in lutto anche il mondo dello sport. In modo particolare, proprio come è scritto sul sito della Fitav, la Federazione italiana tiro a volo, “la famiglia del tiro a volo”. Una famiglia che piange la scomparsa non solo dell’uomo ma anche dell’ex tiratore azzurro e tecnico internazionale.

Classe 1959, Cioni ha vestito la maglia della Nazionale azzurra di Fossa Olimpica nelle maggiori competizioni internazionali, partecipando a tre edizioni dei Giochi Olimpici (Los Angeles 1984, Seul 1988 e Barcellona 1992) e conquistando tre titoli europei, una finale di Coppa del Mondo e tanti altri allori. Al termine della carriera agonistica aveva proseguito il suo impegno nel tiro a volo nella veste di tecnico di diverse squadre Nazionali, per ultima quella del Kuwait. “Sono sconvolto da questa notizia, – ha commentato il presidente Luciano Rossi, come si legge nel sito della Fitav – abbiamo pregato e sperato che la sua forte tempra gli permettesse di vincere anche questa difficilissima “gara” contro il Covid. Era un vero gigante, in pedana e fuori. Alla moglie Marcella e alla sua famiglia ci stringiamo in un forte abbraccio. Lascia un vuoto incolmabile in me e in tutti gli amici che gli hanno voluto bene. Sarà durissima ma dobbiamo andare avanti seguendo le orme che proprio lui ci ha lasciato. Ciao Daniele”.

Una carriera, la sua, davvero importante e ricca di successi: nel 1982 è stato campione mondiale nella fossa olimpica a squadre a Caracas insieme a Silvano Basagni, Angelo Alberto Giani e Luciano Giovannetti e ha vinto un bronzo nella fossa olimpica individuale, dietro allo spagnolo Eladio Vallduvi e allo stesso Giovannetti, oro a pari merito. A 25 anni ha partecipato ai Giochi Olimpici di Los Angeles 1984, nel trap, chiudendo 31º con 178 punti. Ai Mondiali di Montecatini Terme 1985 ha vinto un altro oro nella fossa olimpica a squadre, con Silvano Basagni e Luciano Giovannetti e un argento nella fossa olimpica individuale, dietro al cecoslovacco Miroslav Bednařík. L’anno successivo, a Suhl 1986, è stato invece argento nella fossa olimpica a squadre insieme a Luciano Giovannetti e Albano Pera, dietro alla Cecoslovacchia, e bronzo nella fossa olimpica individuale, dietro al cecoslovacco Miroslav Bednařík e al tedesco orientale Jörg Damme. Ha preso parte di nuovo alle Olimpiadi, Seul 1988, sempre nel trap, arrivando 24º in semifinale con 188 punti, dopo aver passato le qualificazioni da 16º con 144. Ai Mondiali di Montecatini Terme 1989 ha trionfato in 3 gare: fossa olimpica individuale, fossa olimpica a squadre e double trap a squadre, in entrambi i casi con Albano Pera e Marco Venturini. Quindi, a Mosca 1990, è stato campione mondiale nella fossa olimpica a squadre e bronzo nel double trap dietro a Francia e Australia, con Albano Pera e Marco Venturini in tutti e due i casi, e argento nella fossa olimpica individuale dietro al tedesco orientale Jörg Damme. A 33 anni ha partecipato ai suoi terzi Giochi, quelli di Barcellona 1992, ancora nel trap, terminando 14º in semifinale con 192 punti, dopo aver passato le qualificazioni da 20º con 143. Nel 2014 era diventato Commissario tecnico della nazionale di tiro del Kuwait.

E fra i tanti messaggi che abbiamo letto sulla sua pagina Facebook, ce n’è uno in particolare, scritto da Raffaele Bianco, che ci ha colpito in modo particolare: “Non sono un uomo di molte parole… Ti ringrazio Daniele per i consigli e le indicazioni che mi hai dato. Fai buon viaggio, ti chiedo di trasmetterci il tuo entusiasmo anche da lassù”. Alla famiglia di Daniele, originaria di Signa, le condoglianze personali e di tutta la redazione di Piananotizie.

(Le fotografie sono riprese dalla pagina Facebook di Daniele Cioni)