Liberalizzazioni commercio: la Corte Costituzionale dichiara infondati i ricorsi della Regione Toscana

ROMA – La Corte Costituzionale in seduta pubblica lo scorso 7 novembre ha analizzato i ricorsi presentati da diverse regioni italiane, tra cui la Regione Toscana, avversi al provvedimento del governo D.L. 6 dicembre 2011 n. 201 convertito in legge il 22 dicembre 2011 detto decreto sulle liberalizzazioni. I ricorsi erano rivolti alla categoria del […]

ROMA – La Corte Costituzionale in seduta pubblica lo scorso 7 novembre ha analizzato i ricorsi presentati da diverse regioni italiane, tra cui la Regione Toscana, avversi al provvedimento del governo D.L. 6 dicembre 2011 n. 201 convertito in legge il 22 dicembre 2011 detto decreto sulle liberalizzazioni. I ricorsi erano rivolti alla categoria del commercio ed erano intesi a sospendere o ritirare gli effetti della decisione del governo che aveva dato facoltà agli esercizi commerciali di poter aprire a propria discrezione.

La Corte Costituzionale presiduta da Franco Gallo ha dichiarato, con sentenza n. 299 dell’11 dicembre 2012, “non fondate” le ragioni dei ricorsi presentati dalla Regione Toscana riconfermando, di conseguenza, la validità delle decisioni del governo e la facoltà degli esercizi commerciali di determinare i propri orari di apertura indipendentemente dalla volontà degli enti locali che non hanno più autorità nelle decisioni da assumere in materia di aperture.