Liberi e Uguali: “Sì alla nuova viabilità ma non si cancelli il dibattito pubblico. E con un progetto eco-sostenibile”

SIGNA/LASTRA A SIGNA – Anche Liberi e Uguali di Signa e Lastra a Signa fa fronte comune. Inserendosi nel dibattito in corso su aeroporto, laghetto come opera di mitigazione e nuova viabilità nelle Signe. Con una nota dei due consiglieri comunali, Valentina Quattrone e Matteo Gorini, in cui si dicono sostanzialmente d’accordo con un’ipotesi di […]

SIGNA/LASTRA A SIGNA – Anche Liberi e Uguali di Signa e Lastra a Signa fa fronte comune. Inserendosi nel dibattito in corso su aeroporto, laghetto come opera di mitigazione e nuova viabilità nelle Signe. Con una nota dei due consiglieri comunali, Valentina Quattrone e Matteo Gorini, in cui si dicono sostanzialmente d’accordo con un’ipotesi di un nuovo attraversamento sull’Arno ma chiedendo anche che non si cancelli il dibattito pubblico.

“In questi giorni – spiegano – nei consigli comunali di Signa e Lastra a Signa è stato approvato l’Accordo fra i Comuni e la Regione Toscana per la realizzazione di un nuovo ponte sull’Arno, collegamento fra l’uscita di Lastra a Signa sulla Fi-Pi-Li e la via Pistoiese in località Indicatore. Noi consiglieri di LEU abbiamo votato a favore perché sosteniamo con forza l’idea di un nuovo attraversamento dell’Arno e siamo soddisfatti di aver modificato il deliberato rispetto a quelle che abbiamo ritenuto essere delle potenziali criticità future”.

“Il voto favorevole è motivato dall’esigenza non più rimandabile di un nuovo attraversamento sull’Arno. Siamo fra quei cittadini che hanno manifestato e protestato vivamente quando i nuovi piani regionali sembravano aver di nuovo cancellato le promesse fatte da tanti anni. Noi non ci rassegniamo all’idea che lo spostamento del lago di Peretola sul tracciato della Bretellina metta la parola fine a quest’opera che, a differenza del progetto aeroportuale, è un’opera pubblica che serve davvero ai cittadini e ne migliora la vita”.

“Abbiamo fatto presente come la zona individuata dall’Accordo sia in prossimità dei due parchi (parco dei Renai e parco fluviale di Lastra a Signa) e di due ferrovie (una delle quali già sopraelevata) che il ponte dovrà scavalcare; questo vuol dire costruire a diversi metri di altezza (fino a 17 metri) e proprio in zone adibite a parco. Questa complicazione non ci sarebbe stata senza lo spostamento del laghetto di Peretola a Signa, spostamento chiesto dalla società che vuole costruire l’aeroporto e non ostacolato dalla Regione anche se posto nel tracciato della Bretellina. Avere assecondato questa collocazione da parte della Regione, non ha visto un’adeguata protesta da parte di chi poteva impedirla, come il Comune di Signa, che, a differenza del Comune di Lastra a Signa, fa parte della Conferenza dei servizi per il Masterplan di Peretola e poteva far valere il proprio veto in tale contesto o chiedere lo spostamento del lago in altro luogo, consentendo così la realizzabilità della Bretellina nel precedente e più razionale tracciato. Il nostro tentativo di richiedere lo spostamento del laghetto in consiglio comunale a Signa non ha trovato alcun sostegno. Con il nuovo Accordo si “prende atto” che con il laghetto non ci sono altri spazi utilizzabili se non quelli che interessano, almeno parzialmente, i due parchi e le due ferrovie, con tutte le difficoltà di carattere tecnico e ambientale che ne derivano, compresa la parziale sovrapposizione della viabilità locale con quella sovra comunale che invece il progetto precedente manteneva, più efficacemente, separate”.

“Per questo abbiamo chiesto e ottenuto che il progetto operativo trovi il modo più eco-sostenibile di realizzare l’opera e preveda una compensazione ambientale e paesaggistica adeguata e proporzionale ad eventuali alterazioni delle zone interessate. Chiediamo quindi che non si cancelli il dibattito pubblico su quest’opera. In virtù delle nuove condizioni è ancora più importante dare la voce ai cittadini. La partecipazione attiva della cittadinanza non può che rafforzare gli interessi delle Signe in un contesto di confronto inter-istituzionale. Ci sconcerta, infine, la dichiarazione del sindaco di Signa, che ha annunciato nello scorso consiglio comunale il ritiro del ricorso al Tar se tornerà soddisfatto da Roma. Il ricorso teneva in considerazione la salute dei cittadini e la difesa del parco della Piana, quel ricorso si basava proprio su queste considerazioni e niente è cambiato di tutto questo se non il si del Comune di Signa al Masterplan, in cambio di qualche milione di euro”.