Libertà, creatività, partecipazione: “Three little birds”, al via la stagione 2021/2022 del Teatrodante Carlo Monni

CAMPI BISENZIO – Libertà, creatività e partecipazione. In altre parole la nuova stagione del Teatrodante Carlo Monni, quella programmata da ottobre a dicembre, che è stata presentata dal direttore artistico, Andrea Bruno Savelli, dal vice-sindaco del Comune di Campi, Giovanni Di Fede, e da quelli che sono i volti nuovi nella gestione del teatro, ovvero […]

CAMPI BISENZIO – Libertà, creatività e partecipazione. In altre parole la nuova stagione del Teatrodante Carlo Monni, quella programmata da ottobre a dicembre, che è stata presentata dal direttore artistico, Andrea Bruno Savelli, dal vice-sindaco del Comune di Campi, Giovanni Di Fede, e da quelli che sono i volti nuovi nella gestione del teatro, ovvero Stefano Salvi, presidente della Fondazione Accademia dei Perseveranti, e Leonardo Fabbri, direttore amministrativo. Una stagione che parte sotto i migliori auspici, anche in virtù della conferma della possibilità di aprire i teatri al 100 per cento della capienza. Una stagione, come ha ribadito Savelli, in cui “vorrei che il teatro non lasci nessuno indietro” in attesa di capire su quali spettacoli e in che modo si potrà alzare il sipario nei mesi che andranno da gennaio a marzo.

Ventisei gli appuntamenti in programma, fra prime assolute, musical, talk show teatrali, eventi speciali e spettacoli per ragazzi, “Three little birds” il nome scelto in omaggio al celebre brano del cantante Bob Marley che recita “every little thing is gonna be alright”. “Un richiamo beneaugurante – si legge in una nota – che ispira leggerezza e guarda al futuro con ottimismo proprio come il teatro diretto da Andrea Bruno Savelli, con una prima parte di programmazione che partirà a ottobre per concludersi il 31 dicembre, grazie alla collaborazione e al sostegno di Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio, Ministero della Cultura, Chiantibanca, Unicoop Firenze e Fondazione CR Firenze (info e prezzi www.teatrodante.it, sito su cui si può trovare il cartellone nella sua interezza”.

Tre gli spettacoli della stagione di prosa, di cui una nuova produzione: si parte domani, sabato 23 ottobre, con Valeria Solarino (nella foto in basso), intensa e magnetica in “Gerico Innocenza Rosa”, lavoro scritto e diretto da Luana Rondinelli che racconta la storia di Vincenzo e della sua ricerca d’identità oltre ogni pregiudizio. Nella casa che lo ha visto crescere, l’uomo si rivolge alla madre e alla nonna raccontando il suo percorso di transizione, in un dialogo alla costante ricerca d’amore, fino a trovare il coraggio di smettere di essere Vincenzo e diventare definitivamente Innocenza Rosa (inizio dello spettacolo alle 21).

“Stiamo parlando di un teatro – ha aggiunto Savelli – che è passato dalle 15/20 aperture annuali a circa 200, grazie anche all’importante sostegno dell’amministrazione comunale. Adesso siamo di fronte a un momento importante e dobbiamo essere bravi e farci trovare pronti a spingere il doppio in un settore che, è innegabile, ha attraversato un periodo decisamente difficile a causa della pandemia. Per questo abbiamo realizzato un calendario di eventi che ci consentirà di essere attrattivi in tutte le sue forme nella speranza che il pubblico, campigiano e non, sia dalla nostra parte”. “Il Teatrodante Carlo Monni – ha detti il vice-sindaco Di Fede – è una realtà importante a cui l’amministrazione comunale ha sempre guardato come parte fondamentale nel “governo” di questa città. Una realtà vera, radicata e in costante crescita, che ha dato e dà risultati che sono il frutto di un lavoro intelligente ma anche dell’unità della “squadra” che condivide tutto il lavoro”.

“Quella di poter riaprire al 100 per cento – ha detto Stefano Salvi – è una grande scommessa che noi, come gli altri teatri abbiamo vinto. E grazie alla fusione con Idest aumenteranno anche i servizi a disposizione della cittadinanza. Con un’offerta a tutto tondo che comprenderà anche la parte museale una volta che sarà aperta al pubblico la Rocca Strozzi”. Pensieri ribaditi anche da Leonardo Fabbri, che ha aggiunto: “Quella offerta dal Teatrodante Carlo Monni vuole essere un’attività culturale con la “C” maiuscola. Con un concetto fondamentale che mi piace mettere in evidenza, ovvero che andando a teatro si riesca davvero a riscoprire la felicità della condivisione e dei rapporti umani dopo tutto quello che abbiamo passato, in modo che ci siano delle ricadute positive su tutto il territorio. E’ questo quello che ci proponiamo, la sfida che abbiamo davanti, migliorare la qualità della vita delle persone attraverso l’offerta culturale che proponiamo”.