Liceo Agnoletti. Orientamento scolastico con “estrazione”, Sara: “Mia figlia costretta a scegliere di andare altrove”

SESTO FIORENTINO – La protesta dei genitori degli studenti sottoposti a “estrazione” per accedere o meno al liceo Agnoletti, il nuovo istituto costruito al Polo scientifico e inaugurato solo un mese fa, continua. Per il prossimo anno scolastico, infatti a causa della scarsa disponibilità di posti, la scuola ha attivato per due indirizzi, quello di […]

SESTO FIORENTINO – La protesta dei genitori degli studenti sottoposti a “estrazione” per accedere o meno al liceo Agnoletti, il nuovo istituto costruito al Polo scientifico e inaugurato solo un mese fa, continua. Per il prossimo anno scolastico, infatti a causa della scarsa disponibilità di posti, la scuola ha attivato per due indirizzi, quello di scienze applicate e di scienze umanistiche, una estrazione tra i ragazzi in esubero. Questo strano, ma previsto dal protocollo scolastico, sistema riguarda gli studenti provenienti oltre che da Sesto Fiorentino e Calenzano anche dal Quartiere 5 di Firenze.

Una vicenda, insomma, che, come era prevedibile, ha provocato e sta provocando un lungo dibattito: “E’ inaccettabile che il consiglio d’Istituto non abbia rivisto accuratamente i criteri di ammissione in previsione del trasferimento del plesso nel nuovo Polo Scientifico di Sesto, continuando a includere ancora tra i residenti i ragazzi del Quartiere 5 – racconta Sara, parlando di quanto accaduto alla propria figlia – e senza stabilire punteggi sensati che tutelano alcuni parametri fondamentali, dovendo così ricorrere a un generico e illogico sorteggio”. Altro elemento di questa storia è l’avviso dell’estrazione che sarebbe avvenuta il lunedì 14 e martedì 15 febbraio, arrivato via e-mail alle famiglie il sabato 12 febbraio. 

“Esprimo il mio totale disappunto, condividendo in allegato la lettera ricevuta – prosegue Sara –  dalla Dirigente sabato alle 12.30, in cui siamo stati informati che in seguito all’ esubero di richieste, gli iscritti residenti sarebbero andati a sorteggio il lunedì. In che modo? Nessun riferimento alla metodologia con cui sarebbe stato eseguito il sorteggio, al numero di iscritti e di posti disponibili, ma ancor peggio a quali sarebbero state le sorti dei ragazzi esclusi dalle iscrizioni. Quindi in che modo? La risposta é “alla cieca”, senza regole, dove l’ unica regola è sparare a zero su dei ragazzi di 14 anni”.

La situazione ha creato panico nelle famiglie, soprattutto quando qualcuno ha provato, dopo aver ricevuto la e-mail a mettersi in contatto con la scuola e anche prima dell’estrazione: “Inutile dire che sabato nessuno ha risposto al telefono del Liceo, tanto meno stamattina quando alla richiesta di informazioni è stato risposto, in malo modo, – racconta Sara – che la segreteria era chiusa fino a mercoledì (giorni e orari per le telefonate Urp sono pubblicati sul sito del Liceo, e il lunedì è uno di quelli). Stiamo parlando di ragazzi di 14 anni, ancora nella fase di scuola dell’obbligo quindi, che vengono da un periodo socialmente molto complicato aggravato dalle restrizioni per la pandemia. Proprio all’open day del Liceo questi ragazzi sono stati rassicurati dalla Dirigente stessa sul fatto che sarebbe stato assicurato il posto a tutti i residenti del comune di Sesto, cosa che non è accaduta. Mia figlia mi ha chiesto “Perché ci ha preso in giro?”…”.

“Voi cosa avreste risposto? Adesso a mia figlia viene negato il diritto di scelta e la Dirigente stessa mi ha risposto che poteva andare a fare uno scientifico sportivo o qualsiasi altro indirizzo, perché lei non poteva farci nulla. Le ho chiesto se stesse scherzando, ma ovviamente era serissima e la sua risposta è semplicemente agghiacciante. Credo assolutamente che non sia giusto dover costringere una ragazza studiosa, volenterosa e con una chiara idea del suo futuro a cambiare prospettiva di studio (considerando che la scuola prescelta si trova nel proprio territorio) per frequentare un indirizzo per il quale non ha alcun interesse e che magari si trova in altro Comune o provincia. Lei é vittima di un’organizzazione che non riesce a garantire il diritto di istruzione all’interno del proprio Comune. Il tutto in quella che é stata definita “la più bella, moderna e funzionale scuola superiore d’Italia (…), l’esempio che si può fare presto e bene”. Presto forse sì, bene sicuramente no. Nessuno nega che sia un Liceo bellissimo e all’avanguardia, ma alla luce degli attuali iscritti, è un Liceo nato sottodimensionato e anche questo nessuno può negarlo. Ed è un fatto molto grave. E allora cosa dovranno fare questi studenti?”.

“L’unica opzione proposta dalla Dirigente – conclude – é stata quella di spostarsi nella succursale di Campi, in cui non tutti gli esclusi comunque potranno essere accolti. Ma noi lavoriamo a tempo pieno e mia figlia non sarebbe indipendente nell’andare e tornare da Sesto a Campi per la mancanza di mezzi di trasporto che collegano i due Comuni. Quindi come possiamo accettare la proposta? Inoltre mia figlia dovrebbe fare richiesta per il PFP e il Liceo Agnoletti dice che “riconosce il valore dell’attività sportiva nel raggiungimento del successo formativo, fa proprie le linee del decreto ministeriale 10 aprile 2018, numero 279 “Progetto didattico sperimentale studente – atleta di alto livello” e le integra adattandole alle specificità dei bisogni degli studenti di alto livello sportivo che frequentano la scuola”. Mi chiedo, in che modo pensano di farlo se mia figlia esce alle 14 da scuola e impiega 1 ora e 45 minuti di autobus per fare 6 chilometri e raggiungere il centro sportivo, in cui ormai gli allenamenti sono già iniziati da un’ora?”.