Linari, continuano le agitazioni in attesa dell’incontro di giovedì

CALENZANO – Sono in attesa del confronto di giovedì con la direzione aziendale i dipendenti della Linari G Srl di Calenzano, nella speranza di raggiungere un accordo dopo le agitazioni della scorsa settimana e la messa in cassa integrazione, di fatto, di 5 operai. La crisi nella piccola ditta di 15 dipendenti che produce componenti […]

CALENZANO – Sono in attesa del confronto di giovedì con la direzione aziendale i dipendenti della Linari G Srl di Calenzano, nella speranza di raggiungere un accordo dopo le agitazioni della scorsa settimana e la messa in cassa integrazione, di fatto, di 5 operai.
La crisi nella piccola ditta di 15 dipendenti che produce componenti per turbine per la Nuova Pignone è scoppiata il 1 luglio quando, dopo quasi due mesi di ritardo nei pagamenti degli stipendi (e più di un anno – dicono gli operai – di continue irregolarità) i dipendenti non sono rientrati a lavoro dopo la pausa pranzo, chiedendo alla direzione un incontro. Nessuna risposta è arrivata, e sono stati mandati a casa. Gli operai, organizzati in un comitato di fabbrica con l’appoggio esterno dei Cobas, hanno convocato uno sciopero di 8 ore per il 4 luglio. E qui le risposte dell’azienda non si sono fatte attendere. Calenzano Linari 4“Io sono stato mandato in cassa integrazione per due settimane, anche se ho due lavori urgenti in macchina – spiega Davide Tinelli, fresatore, delegato a rappresentare gli altri dipendenti – lo stesso altri due operai, mentre altri due sono stati mandati in ferie.” La motivazione, dice Tinelli, era scritta chiaramente nella lettera di motivazione della cassa integrazione: letteralmente, per aver indetto lo sciopero di 8 ore il 4 luglio. “Un provvedimento primitivo – lo definisce Tinelli – tanto più che sia io che un altro che è a casa siamo gli unici a mandare dei macchinari, dunque indispensabili per non far fermare il lavoro e chiudere le commesse; altrimenti c’è il rischio di dover pagare una penale al Pignone e anche del fallimento”.

Linari Calenzano 1Nel pomeriggio del 4 luglio la ditta aveva mandato un comunicato a Fiom e Cobas chiedendo di sospendere lo sciopero (“ma noi stavamo già scioperando”) in quanto i pagamenti degli stipendi sarebbero stati effettuati in data 3 luglio, e si accettava un confronto. Oggi gli altri 10 dipendenti sono rientrati a lavoro, anche se – dicono – delle buste paga di fatto non c’è traccia, in compenso sono arrivati dei provvedimenti disciplinari per la sospensione del lavoro del primo luglio.
“Secondo quanto ci hanno fatto sapere oggi tuttavia, anche grazie all’intermediazione di Cna la direzione sembra essere più disponibile ad accogliere le nostre richieste; l’incontro è fissato per giovedì”. Le ultime voci dicono che i provvedimenti di ferie e cassa integrazione potrebbero essere già sospesi nel pomeriggio, la situazione è in evolvere, si spera per il meglio.
Francesca Gambacciani