L’incanto sul palcoscenico del Teatrodante Monni con Mattia Boschi e “Sogno”

CAMPI BISENZIO – Cosa è il sogno? Per qualcuno un’esperienza emotiva, per altri un concetto filosofico, un desiderio da realizzare o l’incanto dell’illusione intrecciata alla realtà ricreata sul palcoscenico. Il “Sogno” magico è quello di Mattia Boschi, ritornato “live” al Teatrodante Carlo Monni con uno spettacolo. Uno show dopo quasi due anni di chiusura dovuti […]

CAMPI BISENZIO – Cosa è il sogno? Per qualcuno un’esperienza emotiva, per altri un concetto filosofico, un desiderio da realizzare o l’incanto dell’illusione intrecciata alla realtà ricreata sul palcoscenico. Il “Sogno” magico è quello di Mattia Boschi, ritornato “live” al Teatrodante Carlo Monni con uno spettacolo. Uno show dopo quasi due anni di chiusura dovuti alla pandemia. Ancora una volta Mattia Boschi (non più solo illusionista, ma a tutti gli effetti one man show) è tornato a riempire il teatro con un pubblico variegato e con uno spettacolo “live” coinvolgente e magico. “Sogni. Spettacolo di magia e illusionismo” scorre sul filo dell’incanto di una storia, quella intrecciata dello stesso Boschi e del Mago Cristal a cui Mattia Boschi dedica la seconda parte. In scena c’è tutto. C’è tutto il mondo del giovane illusionista campigiano (Mattia Boschi ha 27 anni con quasi venti anni di esperienza), trovano spazio la poesia e la musica (emozionante la scena del senzatetto che canta con la bravissima Benedetta Boschi “Piazza Grande” di Lucio Dalla), il ballo con una perfetta Gaia Vazzano. Ci sono i giochi di magia da quelli “classici” e attesi dal pubblico come la donna che scompare, le piroette con le carte, ma anche novità come il macchinoso e angosciante momento in cui Mattia Boschi tra due lingue di fuoco si libera dalla camicia di forza chiusa da uno spettatore oppure il tempo che se va all’indietro su tutti i cellulari. I bambini si divertono, salgono sul palcoscenico e diventano per pochi minuti “mago e assistente” e volano in un’altra dimensione, gli adulti si emozionano e partecipano spingendo o cercando di acchiappare il palloncino giallo che vola sulle loro teste.

E Mattia Boschi gioca con il pubblico, solletica la curiosità, si lascia andare e permette di entrare nella sua illusione svelando qualche “trucco” dove il trucco c’è (o non c’è) e magicamente non si rivela. Insomma da quella comoda poltroncina del teatro non ci si vuole muovere: una volta entrati nel sogno non si vorrebbe più uscire. Musica, effetti laser confezionano uno spettacolo perfetto pronto per affrontare altri teatri, crediamo che questo suggestivo e magico “Sogno” sia pronto per altri palcoscenici nazionali e internazionali. Un plauso al Teatrodante Carlo Monni che ha messo in cartellone “Sogni” uno spettacolo irripetibile. Per sintetizzare possiamo usare il titolo di un altro spettacolo di Enrico Montesano del 1981, “Bravo!”, rivolto questa volta a Mattia Boschi al suo staff tecnico ai suoi compagni di scena, da Benedetta Boschi a Gaia Vazzano e anche al Mago Cristal, nato proprio il 18 dicembre 1948 a Campi Bisenzio e deceduto il 20 dicembre 1993. “Sono nato un anno dopo – ha detto Boschi – ma il suo libro, la sua vita, le sue magie, mi hanno portato qui”. Cosa è, dunque un sogno? Boschi ci ha aiutati a capirlo proiettando in scena le frasi famose da Jim Morrison a Schopenhauer a Pasolini, fino a Peter Pan e a Walt Disney con il quale condividiamo “Se puoi sognarlo puoi farlo”. 

(Foto di Roberto Vicario)