Linea 18, braccio di ferro sul trasporto pubblico

SESTO FIORENTINO – Approvato l’ordine del giorno sul ripristino della linea 18. L’ordine del giorno è stato presentato dal Pd, ma sono state presentate alcune modifiche da parte del gruppo Per Sesto incentrati sulle vicende passate che hanno portato al taglio del 18. Zambini si è detto disposto ad accettare emendamenti per arrivare ad una […]

SESTO FIORENTINO – Approvato l’ordine del giorno sul ripristino della linea 18. L’ordine del giorno è stato presentato dal Pd, ma sono state presentate alcune modifiche da parte del gruppo Per Sesto incentrati sulle vicende passate che hanno portato al taglio del 18. Zambini si è detto disposto ad accettare emendamenti per arrivare ad una soluzione immadiata, ma il capogruppo di Per Sesto Andrea Guarducci ha voluto mettere in evidenza quanto avvenuto in passato. E quindi il presidente del Consiglio Ivan Moscardi ha chiesto di mettere in votazione due ordini del giorno: quello presentato da Zambini e quello emedato e “incidentale” di Guarducci. “Dobbiamo fare uno sforzo – ha detto Zambini – quando si può trovare una mediazione. Cerco di andare alla sostanza perciò voterò a favore di entrambi perchè mi interessa che sia ripristinato il 18”.

“Qui il punto è di sostanza – ha ribadito il sindaco Lorenzo Falchi – il problema non è il 2011, ma il 2016”.

Alla fine due votazioni: l’ordined del giorno di Zambini è stato bocciato, approvato quello emedato.

“Una linea che serve per collegare le zone come Colonnata e Querceto, ma anche l’ospedale di Careggi – ha detto il capogruppo del Pd Lorenzo Zambini – e per dare una risposta alle fasce più deboli della popolazione come gli anziani che utilizzavano questa linea proprio per raggiungere in modo autonomo l’ospedale. Per noi la mobilità è importante. Non si può pensare che ci siano cittadini di serie A e di serie B e neppure che non ci si possa spostare a Sesto e nell’area metropolitana”.

A favore del ripristino della linea 18 anche il capogruppo di Per Sesto Andrea Guarducci che ha aperto l’intervento con una battuta facendo riferimento al 21 luglio 2015 giorno in cui lo stesso Gaurducci insieme ad altri 7 consiglieri Pd fecero cadere la giunta Biagiotti “per ricordare un giorno importante per Sesto direi di chiamare la linea 18, 21”. Tornando al Consiglio Guarducci ha aggiunto che “la linea 18 non deve servire solo alle persone deboli, ma deve essere anche il modo per spostarsi”.

Il capogruppo di Insieme-Per SestoBeneComune, Maurizio Quercioli ha ribadito la necessità ora di andare avanti sulla linea 18 “ma è necessario – ha detto – un ripensamento collettivo della mobilità”.

La capogruppo di Forza Italia Maria Tauriello ha ricordato che il suo partito in passato ha raccolto le lamentele dei cittadini e raccolto oltre 500 firme per riportare il 18.

Il sindaco Lorenzo Falchi ha risposto a Tauriello ricordando che “nel 2011 l’eliminazione del 18 avvenne dopo i tagli del Governo Berlusconi che ammontarono all’80% per la mobilità” e rivolto al consiglio ha sottolineato che “una approvazione vasta dell’ordine del giorno potrebbe aiutare nella richiesta del ripristino della linea 18”.

Polemica caduta nel vuoto quella di Antonio Sacconi che rivolto a Zambini ha detto che oggi non c’è alcun rappresentante nella città metropolitana a causa della giunta precedente dove lo stesso Zambini era vicesindaco. Zambini ha risposto alla battuta di Guarducci “il 18 ormai è diventato uno stato dell’anima, ma può diventare anche 21” e poi ha aggiunto “non starei a difendere fortini, ma cercherei qualcosa che vada bene a tutti”.