Lo stadio, il Pnrr, la Fiorentina: botta e risposta fra Nardella e Fratelli d’Italia

FIRENZE – Prima le parole del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, che non ha nascosto la propria amarezza sulla vicenda stadio. Quindi quelle del sindaco di Firenze, Dario Nardella, a cui hanno replicato alcuni esponenti di Fratelli d’Italia. Commisso, infatti, si è detto “ottimista sul progetto di restyling. Perché 55 milioni non sono una cifra […]

FIRENZE – Prima le parole del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, che non ha nascosto la propria amarezza sulla vicenda stadio. Quindi quelle del sindaco di Firenze, Dario Nardella, a cui hanno replicato alcuni esponenti di Fratelli d’Italia. Commisso, infatti, si è detto “ottimista sul progetto di restyling. Perché 55 milioni non sono una cifra insormontabile e Nardella non lascerà senza avere raggiunto il traguardo. Però io non metterò un euro. Non lo farò neanche senza il vincolo delle curve. Ormai ho capito che la politica e la burocrazia stanno rovinando l’Italia: nel 2019 abbiamo proposto di rifare il Franchi con i nostri soldi. Poi abbiamo pensato a Campi ma anche lì ci hanno detto no. In America i Titans rifaranno lo stadio con il denaro pubblico e l’aiuto della politica. Qui invece tutto questo non è possibile. Ormai, a 73 anni, posso dirlo: il Franchi è stato il fallimento più grande della mia vita. E forse è anche colpa mia”.

“Apprezzo le parole di fiducia e chiarezza di Commisso. Prendiamo atto che il patron della Fiorentina conferma che non intende investire neanche un euro sullo stadio Franchi qualunque sia l’ipotesi progettuale. Tutti sappiamo – ha detto Nardella – che lo stadio Franchi è stato dichiarato monumento di interesse nazionale ed è per questo che è giusto che lo Stato si sia impegnato per finanziarne il recupero. A questo punto l’unica strada confermata possibile per avere uno stadio di calcio all’altezza di Firenze e dei tifosi è l’investimento pubblico. Noi non vogliamo lasciare ai fiorentini e alla Fiorentina uno stadio inadeguato e degradato”.

“Condivido la delusione espressa da Commisso per la burocrazia e per una politica nazionale – ha aggiunto – che alimenta la polemica e che non si prende responsabilità, soprattutto oggi, di fronte a un progetto fatto e una gara appena partita. Firenze merita uno stadio di livello internazionale. Ieri abbiamo inviato le comunicazioni di conclusione della gara pubblica alle ditte che si sono presentate, per attuare il progetto uscito vincitore dal concorso internazionale, per il quale abbiamo già ricevuto 130 milioni di euro. Il governo si assuma la sua parte di responsabilità trovando una soluzione ai 55 milioni di euro che ci vorrebbero togliere, necessari a completare l’investimento”. Intanto il Comune di Firenze ha appena fatto un nuovo passo in avanti per lo stadio. Ieri, infatti, sono state inviate le comunicazioni formali alle ditte in gara per presentare offerta, mettendo in visione il progetto. Entro il 13 giugno le ditte selezionate dovranno inviare l’offerta, avendo il Comune concluso l’approvazione integrale del progetto definitivo previa verifica degli organismi competenti. Per l’aggiudicazione sarà premiata la qualità; il prezzo varrà solo il 10% dei punti.

“I 55 milioni di euro di fondi del Pnrr negati dalla recente valutazione della commissione Ue erano vincolati al progetto per la riqualificazione dello stadio Franchi. Questo vuol dire che sono persi e non potranno essere destinati ad altri investimenti”: queste invece le parole dell’assessore allo sport del Comune di Firenze, Cosimo Guccione, in risposta al senatore di FdI Paolo Marcheschi. “Il sindaco Nardella – ha aggiunto – ha già risposto al ministro Fitto che gli chiedeva di verificare se ci fossero stati altri possibili progetti, di uguale importo, da sostituire con quello previsto della riqualificazione del Franchi. Dall’analisi è risultato che a Firenze le aree che rispettano i vincoli del cosiddetto indice di vulnerabilità sociale e materiale non sono molte perché la maggior parte hanno parametri troppo bassi”.

“Le parole di Nardella che dice di condividere la delusione di Commisso sono semplicemente vergognose e offensive per l’intelligenza dei fiorentini. Anche le mura cittadine sanno ormai che la decisione di destinare tutti i fondi Pnrr che spettavano alla città di Firenze alla ristrutturazione del Franchi fu una scelta sconsiderata dello stesso Nardella, proprio per “sfidare” Rocco Commisso che, in tutta risposta, ha costruito a proprie spese il Viola Park a Bagno a Ripoli, approfittando anche dell’ambizione di un sindaco decisamente più lungimirante di Nardella: è questo l’affondo del capo gruppo a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi e di Simone Sollazzo, capo gruppo FdI al Quartiere 2 di Firenze.

“Oggi che Nardella ha ridicolizzato Firenze in tutta Europa, addirittura tentanto di “vendere” Campo di Marte come una periferia degradata, e non ha ottenuto i fondi per il Franchi e ha perso l’opportunità di riqualificare qualche scuola e qualche periferia veramente degradata, prova a salvare la faccia con Firenze, i fiorentini e la Fiorentina incolpando qualche non ben precisato esponente politico nazionale. Il governo Meloni ha provato – pur non condividendo il progetto – a salvare la riqualificazione del Franchi in Europa, ma la scelta di Nardella era talmente tanto sconclusionata da non avere possibilità alcuna di andare a segno. Se Commisso è deluso, Nardella dovrebbe esserlo ancora di più, ma non con qualche imprecisato esponente del governo, ma esclusivamente con se stesso e la sua volontà di realizzare un progetto decisamente fuori dalla sua portata, esclusivamente per alimentare il suo ego”, hanno concluso.