L’oggetto di cui si parla, inaugurata la mostra al DesignCampus

CALENZANO – E’ l’oggetto il protagonista della nostra vita, quello che utilizziamo, che fa parte della quotidianità. Oggetto-soggetto, elemento presente in ogni momento: l’oggetto di cui si parla. “L’oggetto di cui si parla. Dispositivi sperimentali con incorporate tecnologie digitali per riprendersi il Futuro” è il titolo della mostra inaugurata ieri al DesigCampus di via Pertini, […]

CALENZANO – E’ l’oggetto il protagonista della nostra vita, quello che utilizziamo, che fa parte della

quotidianità. Oggetto-soggetto, elemento presente in ogni momento: l’oggetto di cui si parla. “L’oggetto di cui si parla. Dispositivi sperimentali con incorporate tecnologie digitali per riprendersi il Futuro” è il titolo della mostra inaugurata ieri al DesigCampus di via Pertini, frutto di una esercitazione progettuale svolta con gli studenti del corso di Progettazione II tenuto dal professor Gianpiero Alfarano nel Corso di Laurea in Disegno industriale dell’Università di Firenze. La mostra è uno degli eventi nell’ambito del Florence Design Week in programma a Firenze fino al 25 maggio. Con i FAAT (Future Access Anatomic Tools), nuovi gadget multimediali, è stato sperimentato il tentativo di riappropriazione del Futuro attraverso la progettazione di accessori protesici che incorporano componenti ad alta tecnologia digitale. I FAAT, spiega una nota della mostra, sono strumenti anatomici per avere accesso al futuro, permettono, indossandoli, di interagire con l’ambiente sollecitando e scambiando visioni, percezioni, composizioni, misurazioni, comparazioni, informazioni che amplificano, comunicano, esaltano, coinvolgono, esplorano in una dimensione immersiva e multisensoriale.
Al taglio del nastro, oltre al direttore del Corso di Laurea in Design Massimo Ruffilli, a Gianpiero Alfarano, anche il sindaco Alessio Biagioli e il vicesindaco Paolo Pineti.