SESTO FIORENTINO – “Sulla cultura abbiamo visto solo spot elettorali da parte dell’amministrazione comunale”. Davide Loiero, candidato sindaco e sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord, punta il dito su una degli edifici storici del centro da tempo senza più attività: Palazzo Pretorio. “Nel Decreto Salva Italia il Governo ha stanziato 500 milioni di euro per i progetti per gli edifici storici – spiega Loiero – il bando ancora non è pronto, ma dal Ministero fanno sapere che i progetti dovranno essere presentati entro il 30 giugno anche se forse, ci potrà essere un rinviio. Ecco chiedo al sindaco Gianni Gianassi di iniziare una progettazione per Palazzo Pretorio perchè venga riutilizzato dai sestesi. Secondo noi, infatti, Palazzo Pretorio proprio per la sua ubicazione ha una vocazione alla cultura”. Loiero spiega che sarebbe bene che la progettazione iniziasse con questa amministrazione per proseguire poi con la cantierizzazione con la prossima giunta. “Non possiamo perdere questa occasione – prosegue Loiero – dove i soldi li mette in campo lo Stato. Se diventerò sindaco farò di Palazzo Pretorio il Museo degli Etruschi. Nel centro storico abbiamo perso una biblioteca possiamo conquistare un museo”.
Sempre nell’ottica di sviluppare un percorso che leghi cultura a storia locale ed economia, Fratelli d’Italia propone una sorta di “vetrina” per la ceramica e la porcellana.
“L’idea – dice Stefano Mengato di Fratelli d’Italia – è quella di poter inserire nel centro una serie di piccoli laboratori artigianali dove è possibile vedere il lavoro della ceramica e della porcellana per rilanciare questo settore”.
Altro aspetto su cui punta l’attenzione il programma di Davide Loiero è quello sociale e in particolare legato alle disabilità.
“Il sociale è stato il grande assente nei progetti della sinistra – dice Loiero – noi proponiamo di mantenere gli standard attuali, ma nei primi 100 giorni puntiamo all’abbattimento di tutte le barriere architettoniche per rendere in mille giorni Sesto Fiorentino una città completamente accessibile con la creazione di percorsi adeguati a tutti. Dal 1986 c’è una legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche, ma le barriere ci sono ancora”.