L’olio della solidarietà. I richiedenti asilo in aiuto al Fondo Bordoni

CALENZANO – L’olio della solidarietà non è solo uno slogan, ma un concreto percorso di integrazione che servirà anche per aiutare il Fondo Bordoni. L’olio è quello di Calenzano ottenuto dalle olive raccolte dagli ulivi pubblici che si trovano trovano nei giardini e nelle aree verdi. A raccoglierle, insieme ai volontari di alcune associazioni, i […]

CALENZANO – L’olio della solidarietà non è solo uno slogan, ma un concreto percorso di integrazione che servirà anche per aiutare il Fondo Bordoni. L’olio è quello di Calenzano ottenuto dalle olive raccolte dagli ulivi pubblici che si trovano trovano nei giardini e nelle aree verdi. A raccoglierle, insieme ai volontari di alcune associazioni, i giovani richiedenti asilo ospiti al centro Le Prata. Una volta raccolte le olive e fatto l’olio questo sarà imbottigliato e venduto alla mostra mercato dell’Olio di Calenzano (in piccole bottiglie da 250 al prezzo di 5-6 euro) in programma il 7 e 8 e il 14 e 15 novmebre. Il ricavato andrà al Fondo Bordoni che si occupa delle persone in difficoltà. Questo, infatti, è il primo progetto presentato dal Comune rivolto all’integrazione dei richiedenti asilo che ora sono 29, tutti giovani tra i 20 e i 30 anni e due minori.

“Il senso è di creare progetti e favorire l’integrazione – dice il sindaco Alessio Biagioli – Non fare un ostello dove ospitare questi ragazzi ma attraverso il lavoro e la collaborazione fare incontrare i richiedenti asilo con la popolazione di Calenzano”.

Nell’ultimo fine settimana sono stati raccolti circa 600 Kg di olive per circa 80 Kg di olio e per la prossima Mostra mercato dell’Olio saranno imbottigliate circa 500 lattine.

Il progetto è in collabotazione con l’Associazione turistica di Calenzano e ha ottenuto la sponsorizzazione di Leroy Merlin, che ha fornito l’attrezzatura necessaria, non solo per la raccolta delle olive ma anche per la realizzazione di un orto negli spazi esterni del centro di accoglienza.

Coinvolti nella raccolta delle olive, iniziata sabato e domenica scorsa e che proseguirà anche nel prossimo fine settimano, sono 16 giovani richiedenti asilo le cui stori si intrecciano. Provengono dalla Nigeri, dalla Sierra Leone, dal Togo, dalla Costa d’Avorio e dal Mali, nessuno di loro sapeva raccogliere le olive, ma con l’aiuto di alcuni soci dell’associazione anziani hanno imparato questa attività. Tra di loro c’è chi ha svolto attività diverse: dall’elettricista al lavoro in una fattoria, chi ha fatto il cuoco e chi lo studenti e poi c’è chi è in viaggio da 5 anni e ha attraversato alcuni stati africani perima di giungere in Italia, solo.

L’Amministrazione comunale sta lavorando anche ad altri progetti, tutti su base volontaria, in collaborazione con la Caritas Diocesana che gestisce la struttura di via di Le Prata e con l’associazione Assieme. Questi prevedono attività di pulizia e manutenzione ordinaria di parchi, giardini, edifici pubblici e cura del decoro in aree pubbliche.