Lombardi: “I giovani del Signa sono il futuro della società”

SIGNA – Ricostruire. Parte dall’analisi di questo “semplice” verbo la nostra chiacchierata con Luciano Lombardi, responsabile del settore giovanile del Signa 1914. Insieme a un gruppo dirigente che negli ultimi mesi è stato decisamente rinnovato. Le due vittorie consecutive ottenute dalla prima squadra nel campionato di Promozione hanno riportato un po’ di serenità in un […]

SIGNA – Ricostruire. Parte dall’analisi di questo “semplice” verbo la nostra chiacchierata con Luciano Lombardi, responsabile del settore giovanile del Signa 1914. Insieme a un gruppo dirigente che negli ultimi mesi è stato decisamente rinnovato. Le due vittorie consecutive ottenute dalla prima squadra nel campionato di Promozione hanno riportato un po’ di serenità in un ambiente che dopo il cambio in panchina fra Bucaioni e Castorina era abbastanza depresso a causa della mancanza di risultati. E questa serenità che potrebbe avere effetti positivi anche sulle cosiddette “seconde linee”, che poi tanto seconde non lo sono dal momento che una società dilettantistica aspira sempre a trarre nuova linfa dal proprio vivaio. Fatto sta che quella gialloblu è una delle poche compagini della provincia di Firenze a disputare la Promozione e, ne siamo sicuri, farà di tutto per mantenere la categoria alla fine del campionato, per di più nell’anno del centenario della società. Con Lombardi, però, abbiamo preso in esame tutto quello che ruota intorno ai più giovani, partendo purtroppo da un dato di fatto ormai acclarato, ovvero che l’interesse per il calcio dilettantistico è in calo: “E visto che iniziano a mancare anche le risorse umane – ha spiegato – il coinvolgimento dei genitori che hanno qui i propri figli a giocare diventa fondamentale”. Il Signa, tutto sommato, può contare su numeri positivi: sono circa 110, infatti, i tesserati nel vivaio gialloblu, partendo dai “Piccoli amici” per arrivare, a salire, agli Allievi. E quando gli chiediamo se c’è qualche elemento che in futuro potrebbe emergere, la risposta di Lombardi non si fa attendere: “Non siamo e non vogliamo essere una “fabbrica” di campioni, certamente se grazie al lavoro svolto si ottengono anche dei risultati, nessuno di noi dice no. Ma ci siamo dati una filosofia ben precisa ed è nostra intenzione rispettarla”. Sono altri, piuttosto, gli aspetti su cui il responsabile del settore giovanile signese (che comunque ha più oneri che onori, è giusto ribadirlo…) vuole puntare: “Il nostro impegno deve avere tre obiettivi: l’aggregazione, la socializzazione e l’educazione sportiva, obiettivi da cui non possiamo e non dobbiamo prescindere”. Per sapere come sarà il futuro, non solo a Signa ovviamente, ci vorrebbe la sfera di cristallo: restando al presente, all’attualità, sono quattro gli allenatori che in questo momento stanno partecipando al corso istruttori e questa è già una buona base di partenza per arrivare a tagliare i traguardi sperati. E se qualcuno dei “vetri luccicanti” che in questo momento fanno parte del vivaio del Signa in futuro diventerà un “gioiello”, tanto meglio. Anche perché noi saremo sicuramente pronti e disponibili per raccontarlo.