L’Oscar del Soldatino con l’Olio di Calenzano

CALENZANO – L’Oro di Calenzano, ovvero l’olio delle colline calenzanesi diventerà l’Oscar del quindicesimo concorso “Frammenti di storia fra arte e collezionismo” in programma al centro congressi del Delta Florence il 15 e 16 marzo in occasione di un nuovo appuntamento con il salone del soldatino e della bambola d’epoca. Un’idea lanciata dal suo “patron” […]

CALENZANO – L’Oro di Calenzano, ovvero l’olio delle colline calenzanesi diventerà l’Oscar del quindicesimo concorso “Frammenti di storia fra arte e collezionismo” in programma al centro congressi del Delta Florence il 15 e 16 marzo in occasione di un nuovo appuntamento con il salone del soldatino e della bambola d’epoca.
Un’idea lanciata dal suo “patron” Agostino Barlacchi  e subito accolta dalla Marchesa Citernesi Gondi della Fattoria  storica di Volmiano  che produce olio dal 1427.
L’evento è patrocinato dal Comune di Calenzano con l’organizzazione tecnica dell’associazione La Condotta di Firenze e ospiterà tutti i Club d’Italia e d’Europa con i loro migliori scultori e pittori di figurini storici con centinaia di opere raffiguranti periodi storici quali l’antico, il Medioevo, il XVIII secolo, il Napoleonico, il XIX secolo, il civile e l’etnico, glamour e fantasy. Questi artisti saranno poi giudicati da esperti del settore. Presidente di giuria sarà lo scultore francese Bruno Leibovitz campione del mondo di questa specialità.
Il concorso vedrà la proclamazione del vincitore del Soldatino dalle 16 di domenica 16 marzo alla presenza del sindaco Alessio Biagioli. Saranno assegnati anche tre trofei artistici creati dallo scultore Lando Landi ritraenti un fante Bersagliere della guerra 15 – 18.
I collezionisti potranno ritrovarsi nel “Salone del soldatino della bambolae del giocattolo militare” che si terrà sempre domenica 16 marzo collateralmente al concorso, aperto dalle 10 alle 17. IlSalone è organizzato dall’associazione Il Paese dei Balocchi di Sesto Fiorentino e si potranno trovare esemplari dall’editoria, ai colori, dagli arnesi, ai pennelli, basette in legni pregiati, vetrine, accessori di vario genere e per creare diorami e plastici, castelli case e soprattutto kit per elaborare e costruire scene tratte da pagine di storia.
Il salone è aperto anche a collezionisti di soldatini e figurini di fabbriche ormai scomparse come le tedesche Lineol e Elastolin di Coburgo e Brandeburgo distrutte nei bombardamenti della seconda Guerra Mondiale. E anche alle fabbriche italiane Confalonieri, Chialù. Rovello, Salpa Xiloplasto, che oltre ad aver prodotto soldatini erano celebri anche per le loro statuette da presepe.
Non mancheranno soldatini in piombo, di carta o piatti detti anche zinnfiguren provenienti dagli stampi delle ardesie della Turingia. E ci saranno anche tante bambole di bisquit, panno Lenci, composizione, celluloide, fino alle più moderne Barbie in vinile.