CAMPI BISENZIO – Si è chiusa l’edizione numero 26 di Luglio Bambino. “Tutti sappiamo bene come un popolo che non insegni la musica, la poesia e l’arte ai propri figli, che non li educhi al bello, sia destinato a diventare superficiale ed ignorante – si legge in una nota degli organizzatori – e tutti sappiamo quanto sia pericolosa l’ignoranza, quanto sia facile controllare e manipolare un popolo che ignora. Il fondamento di un’istruzione di qualità è la letteratura: i poeti sanno usare le parole e trovano parole dotate di bellezza che danno voce all’esperienza umana e che, meglio di qualsiasi affascinante innovazione elettronica, insegnano a stare al mondo. Frequentare i libri sviluppa un pensiero autonomo e critico, capace di formare le coscienze di cittadini responsabili che sanno difendere il proprio diritto a scegliere la libertà. Luglio Bambino è stata anche la complicità tra i luoghi della Città metropolitana di Firenze, il festival ha finalmente raggiunto il suo scopo di inclusione: coinvolge infatti i cinque Comuni della Città metropolitana di Firenze. Quest’anno abbiamo rafforzato e confermato il concetto di “complicittà”, concetto in cui crediamo molto e che abbiamo introdotto nelle ultime edizioni, una rete, di associazioni del nostro territorio, che si sono unite e insieme hanno dato vita a edizioni riuscitissime del festival (19 associazioni hanno partecipato quest’anno). Lo abbiamo fatto provando ad andare oltre, confermando una collaborazione anche tra amministrazioni. Così abbiamo confermato un progetto che prende forza dalla convinzione che più di ogni altra cosa necessitiamo di una educazione alla solidarietà che produca una società solidale”.
Luglio Bambino ha coinvolto i Comuni della Piana ciascuno con attività diverse: Campi Bisenzio ha curato il teatro per ragazzi, Calenzano il cinema per ragazzi, Sesto Fiorentino la letteratura per l’infanzia, Signa il circo e Scandicci l’arte contemporanea.