CAMPI BISENZIO – Oltre 5.000 bambini, settanta eventi fra spettacoli teatrali in prima nazionale, laboratori per adulti e bambini, cinema, sport e libri: si è chiuso con successo e già guarda al 2025 “Lugliobambino”, il festival arrivato alla sua trentesima edizione, che dall’11 al 21 luglio ha reso piazze, giardini e strade di Campi Bisenzio il palcoscenico per attività culturali dedicate non solo alle famiglie, ma anche a chi ha voluto rivivere l’emozione di essere piccoli in un calendario fittissimo di eventi che quest’anno si sono riuniti al grido di “Uscimmo a riveder le stelle”. “Lugliobambino” la cui direzione artistica è stata affidata alla Fondazione Accademia dei Perseveranti ed è stata condivisa con le altre realtà teatrali e culturali del territorio, in collaborazione con il Comune di Campi Bisenzio è stata possibile grazie al contributo di Fondazione CR Firenze, la partnership del Centro Commerciale I Gigli e il patrocinio di Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze.


“Questa edizione di “Lugliobambino” – ha detto Andrea Tagliaferri, sindaco Campi Bisenzio – ha avuto un successo straordinario. Le strade della nostra città hanno accolto tantissimi eventi, regalando momenti di fantasia, divertimento e riflessione, che hanno incantato sia i più giovani che gli adulti, permettendo a tutti di riscoprire la meraviglia e l’emozione dell’infanzia. Il ringraziamento più sentito va a tutti i bambini e le bambine e alla loro entusiasta partecipazione. Ringrazio inoltre tutti coloro che, con il loro lavoro, il loro impegno e la loro passione, hanno reso possibile la realizzazione di questo evento”.
“Quella di “Lugliobambino” è stata una scommessa per la città – aggiunge Sandra Gesualdi, direttrice generale della Fondazione Accademia dei Perseveranti – a partire dal Tavolo delle idee che ha messo insieme tante e diverse realtà culturali, visioni e competenze. Da lì abbiamo capito che mettere insieme e stimolare la partecipazione era l’obiettivo, a partire dai più piccoli. Sono stati undici giorni pieni, di grande adesione e riscontro che ha meravigliato anche noi organizzatori. Abbiamo raccontato storie importanti che parlano di inclusione, uguaglianza, autodeterminazione contro le paure, amicizia, forza dell’immaginazione e rispetto per l’ambiente, e resi fruiti gli spazi pubblici: teatro, museo, biblioteca, giardini, piazze. Uno degli aspetti che più mi ha colpito è stata la costante partecipazione di molte comunità straniere presenti in città, soprattutto cinesi e africane. È stato un “Lugliobambino” spensierato e multietnico, come lo è la conoscenza”.