L’ultimo abbraccio a “Beppe” a San Martino a Gangalandi. Don Ventisette: “E’ un chicco di grano che è diventato spiga”

LASTRA A SIGNA – E’ stata la chiesa di San Martino a Gangalandi a dare l’ultimo saluto a Giuseppe Lapini, scomparso sabato mattina dopo una breve malattia. Beppe per tutti, soprattutto disponibile con tutti. Sempre con il sorriso sulle labbra, lassù avrà sicuramente sorriso ancora una volta nel vedere i tanti amici accorsi al funerale […]

LASTRA A SIGNA – E’ stata la chiesa di San Martino a Gangalandi a dare l’ultimo saluto a Giuseppe Lapini, scomparso sabato mattina dopo una breve malattia. Beppe per tutti, soprattutto disponibile con tutti. Sempre con il sorriso sulle labbra, lassù avrà sicuramente sorriso ancora una volta nel vedere i tanti amici accorsi al funerale celebrato da don Renzo Ventisette. Gli amici con cui era solito andare in moto insieme alla moglie e che lo hanno salutato con l’ultima “sgassata”, gli amici dell’Unitalsi, presenti anche loro in gran numero soprattutto da Signa e Lastra a Signa e con i quali ha condiviso tantissimi momenti di serenità in occasione dei pellegrinaggi a Lourdes, gli amici di una vita. Le tante persone che in questi anni erano ricorse a lui nel momento del bisogno e all’officina meccanica che aveva insieme ai suoi fratelli in via Mannelli a Signa e che fra l’altro ha chiuso da poco. “Beppe ho questo problema alla macchina”: a quanti, compreso il sottoscritto, sarà capitato di fargli una telefonata del genere. E lui subito pronto, sia che ci fosse da venire a casa o da portare l’auto da lui. Una persona, buona, generosa, sempre disposto ad aiutare gli altri: chiunque abbia voluto ricordare Beppe, lo avrà fatto sicuramente in questo modo. Lo ha ripetuto la figlia alla fine della Messa nel ringraziare “tutti voi che siete qui oggi per quello che ci avete dato”, lo ha ricordato don Renzo durante la sua omelia, un’omelia che, nonostante il momento colmo di tristezza, ha avuto il dono di infondere in tutti quelli che erano in chiesa un momento di serenità: “Beppe è un chicco di grano che è diventato spiga ed è “bello” oggi vedere che noi siamo anche quello che lui e tutti quelli che abbiamo perduto ci hanno insegnato. Se c’è una parola che lo contraddistingue, questa è sicuramente disponibilità, perché per essere disponibili prima di tutto bisogna essere umili. Adesso Beppe è nella verità, ma ciò non è motivo di consolazione perché vorrei che fosse una speranza per tutti noi, la speranza di conoscere Dio nella sua infinita Misericordia”. Alla famiglia di Giuseppe Lapini, ai suoi fratelli, vanno le condoglianze della redazione di Piananotizie e un abbraccio… un po’ più personale. Ciao Beppe…