L’ultimo saluto a Jessica nella chiesa di San Mauro

SIGNA – Ci sono storie che devono essere raccontate “in punta di penna”. E poi ci sono gli articoli che devono essere scritti in punta di piedi o che proprio non vorresti scrivere. Questo è uno di quelli. Fino da sabato pomeriggio, da quando una nota dei Carabinieri ha fatto capire subito che era successo […]

SIGNA – Ci sono storie che devono essere raccontate “in punta di penna”. E poi ci sono gli articoli che devono essere scritti in punta di piedi o che proprio non vorresti scrivere. Questo è uno di quelli. Fino da sabato pomeriggio, da quando una nota dei Carabinieri ha fatto capire subito che era successo qualcosa di grave, di irreparabile. Però si parlava di Montelupo e solo in un secondo momento l’occhio è andato su quella frase: “una donna residente nel Comune di Signa”. A quel punto, per chi come noi lavora in questa zona, il livello di attenzione si è subito alzato. E’ iniziato un tam tam con alcuni colleghi e la conferma che è arrivata è stata agghiacciante. Altro che Montelupo, ma quale Signa: Jessica – ci limiteremo solo al nome – è cresciuta e ha vissuto a cinque minuti da casa mia, a San Mauro. Ed è una di quelle persone che, pur non essendoci grande confidenza, hai visto bambina e poi all’improvviso adulta. Ma la sua è una delle famiglie “storiche” del paese, di quelle che “un tempo ci si conosceva tutti” e i brividi hanno avuto il sopravvento. Con il babbo, proprio poco tempo fa, si parlava della necessità che i Della Valle lasciassero la Fiorentina. Dello zio, terzino “goleador” nella squadra di casa, la Sorms, ho scritto quando ho iniziato a fare questo mestiere. Altri tempi, per tutti, più sereni. Mentre in un secondo ci siamo trovati catapultati in un presente assurdo e tragico. I ricordi svaniti in un istante, in un giro di lancette di un orologio che per Jessica si è fermato per sempre. A noi non interessa il perché del gesto, è un tipo di giornalismo che lasciamo ad altri. Noi sappiamo che domenica mattina San Mauro si è risvegliato attonito, incredulo, sconvolto da ciò che era successo il giorno prima. Quella San Mauro che “un tempo ci si conosceva tutti” ma anche di chi in paese c’è da poco. Come i proprietari del bar gelateria “Lecca Lecca” (“bellissimo” anche un post su Facebook del “vecchio” proprietario) che hanno dato vita a una raccolta di fondi per aiutare la famiglia di Jessica. Il cui funerale sarà celebrato oggi, mercoledì 12 giugno, alle 16 nella chiesa di San Mauro. Permettetemi però per un momento di sorridere: “Gufo” rimetti la maglia numero 3, voglio tornare anche io a quegli anni. Alla famiglia di Jessica le condoglianze della redazione di Piananotizie.