CAMPI BISENZIO – Il 22 febbraio i lavoratori di Autostrade per l’Italia si fermeranno nell’ambito di uno sciopero nazionale indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Traposrti, Sla Cisal e Ugl Viabilità e Logistica. E’ un primo sciopero di quattro ore “per tutelare e ampliare il servizio – si legge in una nota – e l’assistenza, contro un piano industriale che prevede, invece, 750 esuberi nei settori operativi a fronte di circa duemila assunzioni formali che, in realtà, sono ricollocazioni da altre aziende del gruppo. Anche i lavoratori di Aspi IV tronco (il comparto Toscano che comprende la A11 e la A1 dall’Appennino a Chiusi) sciopereranno”.
“Lo faranno – continua il comunicato – in una realtà produttiva che, pur avendo avuto un numero di stabilizzazioni e assunzioni il più alto delle unità produttive regionali di Aspi, presenta ancora criticità pesanti, con circa 320 chilometri di tratta autostradale da controllare e circa 550 addetti, compresi i lavoratori dei settori amministrativi, per un rapporto km/addetto di 1,7, molto inferiore, per una tratta con pedaggio a pagamento, rispetto a standard normali che variano dai 2,4 ai 2,9 addetti per chilometro. Questa è purtroppo la realtà delle concessionarie autostradali che, negli ultimi 20 anni, hanno drasticamente ridotto organici e costo del lavoro a favore di altissimi utili netti di bilancio. Ed è in tal modo che, mantenendo inalterati, anzi!, i pedaggi, hanno fatto decrescere la qualità del servizio”.
Scioperano, inoltre, anche i lavoratori della Direzione generale di Aspi sede di Firenze, “una realtà produttiva dove si giustappongono lavoratori garantiti e lavoratori precari o a collaborazione alla ricerca di una stabilizzazione. Anche per questi motivi lunedì gli addetti di tale sede si mobiliteranno. Si apre, dunque, una fase di mobilitazione che ha come obiettivo la difesa del presidio degli impianti autostradali in h24 e la tutela/sviluppo del servizio, della assistenza e della manutenzione della infrastruttura. In ultimo, informiamo di aver inviato alle Prefetture, anche quella di Firenze, una lettera in cui sottoponiamo alla attenzione delle Istituzioni i comportamenti inadeguati di Aspi riguardo alle procedure dello sciopero. Da qualche anno le concessionarie autostradali chiudono le piste manuali, durante gli scioperi, per fare convergere gli utenti verso le porte automatiche, provocando disagi, difficoltà e lunghe code. Al riguardo, in Toscana abbiamo avviato una causa legale per comportamento antisindacale. Abbiamo così fatto un primo passo perché utenti e lavoratori vedano soddisfatti e tutelati i propri diritti di liberi cittadini”.