Lunghe attese per una visita specialistica? Di chi è la “colpa”?

SESTO FIORENTINO – Lunghe attese per fare un esame medico? Di chi è la “colpa”? Secondo un detto popolare “la colpa morì fanciulla” e si sa che i detti popolari hanno la vista lunga. Lunga come l’attesa per effettuare una visita specialistica di neurochirugia. La segnalazione era arrivata da Marcello Massi: aveva richiesto al Cup […]

SESTO FIORENTINO – Lunghe attese per fare un esame medico? Di chi è la “colpa”? Secondo un detto popolare “la colpa morì fanciulla” e si sa che i detti popolari hanno la vista lunga. Lunga come l’attesa per effettuare una visita specialistica di neurochirugia. La segnalazione era arrivata da Marcello Massi: aveva richiesto al Cup un appuntamento per la visita specialistica e i tempi si erano allungati di alcuni mesi. Subito Massi aveva presentato una segnalzione alla segreteria del Ministro della Sanità di “disservizio sanità nella Regione Toscana”. E’ arrivata la risposta, da parte del Ministero della Salute, direttore dell’Ufficio III.

“Con il piano regionale di governo delle liste di attesa – si legge nella lettera – l’Ente Regione si impegna a garantire l’erogazione delle prestazioni assistenziali ed a realizzare le indicazioni adottate a livello centrale secondo le effettive esigenze della popolazione”. E fin qui tutto fila liscio.

“E’ compito del medico prescrittore – prosegue la lettera – riportare sulla ricetta la priorità della presentazione riferita allo stato di salute della persona assistita ed è diritto del cittadino fruire, in ogni caso, dei servizi sanitari in tempi congrui e tempestivi correlati al bisogno di cura”. Insomma la colpa dei ritardi sarebbe del medico che non avrebbe “indicato” sulla ricetta la “priorità”.

“E’ altresì previsto che le Aziende sanitarie, nell’ottica della trasparenza – continua la lettera – diano ampia visibilità dei tempi di attesa dei punti di erogazione individuati sul prorio territorio”. E quindi anche la Asl avrebbe le sue “colpe”.

“Per quanto sopra riportato – conclude la lettera – dal momento che le funzioni organizzative e gestionali in materia sanitaria sono attribuite integralmente alla Regione, si trasmette l’esposto al competente assessorato regionale…”. Così la “colpa” morì fanciulla. E’ proprio vero che i detti popolari la sanno lunga. Lunga come l’attesa per una visita specialistica.