M5S “No del Comune di Sesto alla cittadinanza onoraria a Gratteri perchè non ha attinenza con la realtà sestese”

SESTO FIORENTINO – “Accogliamo con grande soddisfazione la decisione del Consiglio Comunale di Firenze di conferire la cittadinanza onoraria al magistrato Nicola Gratteri proposta dai nostri portavoce Roberto De Blasi e Lorenzo Masi“. Ad affermarlo in una nota Flora Russo consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Sesto Fiorentino che aggiunge, come la mozione non sia invece passata nel consiglio […]

SESTO FIORENTINO – “Accogliamo con grande soddisfazione la decisione del Consiglio Comunale di Firenze di conferire la cittadinanza onoraria al magistrato Nicola Gratteri proposta dai nostri portavoce Roberto De BlasiLorenzo Masi“. Ad affermarlo in una nota Flora Russo consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Sesto Fiorentino che aggiunge, come la mozione non sia invece passata nel consiglio comunale sestese. “Analoga mozione – dice Russo – era stata  presentata poche settimane fa anche a Sesto Fiorentino ma non accolta dalla maggioranza con la insensata motivazione che il personaggio non ha grandi attinenze con la realtà sestese”.

“Come se le mafie – prosegue la nota del Movimento 5 Stelle – non riguardassero il nostro territorio, come se le mafie fossero un problema solo delle Regioni del Sud e soprattutto come se il conferimento di questa alta onorificenza, concessa ad altri personaggi che nulla hanno a che fare con Sesto, non fosse un importante gesto simbolico, ma allo stesso tempo concreto, per non lasciare solo un magistrato, un servitore dello Stato  che  tutti i  giorni è in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata  oltre che il riconoscimento  dello straordinario lavoro  che il Dott. Gratteri ha  svolto e continua a svolgere. Le forze politiche di maggioranza hanno proposto in alternativa di coinvolgere il magistrato all’interno delle iniziative  previste durante l’evento di Sesto Mondo in collaborazione con associazioni del territorio. Vedremo se si sarà trattato solo di una misera scusa per non accogliere una proposta di una forza di opposizione  o  se verrà realmente, e ce lo auspichiamo, dato seguito a quanto ipotizzato”.