Malmantile e Lastra a Signa: da oggi c’è un sistema fognario tutto nuovo. Grazie alla collaborazione fra Comune e Publiacqua

LASTRA A SIGNA – Se Lastra a Signa da oggi ha fatto un ulteriore passo in avanti nella salvaguardia dell’ambiente, lo deve anche alla conclusione degli interventi per il risanamento fognario nella frazione di Malmantile e nel capoluogo. Interventi che l’amministrazione comunale ha presentato per voce del sindaco Angela Bagni mentre per Publiacqua era presente […]

LASTRA A SIGNA – Se Lastra a Signa da oggi ha fatto un ulteriore passo in avanti nella salvaguardia dell’ambiente, lo deve anche alla conclusione degli interventi per il risanamento fognario nella frazione di Malmantile e nel capoluogo. Interventi che l’amministrazione comunale ha presentato per voce del sindaco Angela Bagni mentre per Publiacqua era presente il presidente Nicola Perini. Ed entrambi si sono voluti soffermare su un aspetto in particolare, ovvero che non si tratta di lavori che mettono in salvaguardia non solo la frazione di Malmantile – oltre naturalmente al capoluogo – ma una porzione di territorio decisamente più vasta. Grazie a “un piano portato in fondo nei tempi previsti”, come ha sottolineato Perini, mentre il sindaco Bagni ha voluto esprimere “il proprio apprezzamento e quello della giunta da lei guidata perché quello che viene presentato oggi è esattamente ciò che era stato prospettato da Publiacqua all’inizio del mandato, con il risultato che le grandi opere vanno a beneficio di tutta l’area metropolitana”.

Uno degli interventi più importanti è sicuramente quello che ha interessato Malmantile, dove si è lavorato alle opere necessarie al collettamento dei reflui della frazione all’Impianto di depurazione di Ginestra Fiorentina. Sono stati posati 4,9 chilometri di condotte fognarie (3,8 a gravità e 1,1 a pressione), realizzati nove derivatori (per la regolazione delle portate in tempo di pioggia) e tre stazioni di sollevamento. Quella principale, situata in via di Gello, solleva i reflui a Poggio di Gello verso l’impianto di depurazione di Ginestra Fiorentina attraverso una condotta in pressione collegata alla fognatura principale proveniente dalle Quattro Strade. Questo complesso di opere, utile ad eliminare sette scarichi diretti in ambiente, ha richiesto un investimento di 2,9 milioni di euro. Il depuratore di Ginestra Fiorentina, per ricevere i reflui collettati da Malmantile, è stato a sua volta oggetto di lavori di rinnovo ed adeguamento per aumentarne la capacità di trattamento a 4.000 abitanti equivalenti e ha richiesto un investimento di 2,5 milioni di euro.

Oltre ai lavori su Malmantile e sempre sul fronte fognatura, nei mesi scorsi sono stati ultimati anche gli interventi di sistemazione e rinnovo della rete fognaria del capoluogo (oltre 2,2 milioni di euro). Acquedotto e fognatura di Lastra a Signa sono state però oggetto anche negli anni passati di interventi importanti e strategici. Fra questi la sostituzione di parte della rete idrica di via Livornese e di quella fognaria di via De Amicis, il potenziamento della rete acquedottistica di via dei Carcheri (130.000 euro), il rinnovo di quella di via della Guerrina (70.000 euro), il collegamento del booster di San Colombano con la rete di Lastra a Signa (120.000 euro) e la sostituzione del tratto di tubazione di spinta in uscita dal booster di via Gramsci (40.000 euro, fondamentale per far arrivare sul territorio comunale l’acqua prodotta dall’Impianto di Mantignano), la sostituzione della rete idrica di via I Maggio, via Turati e limitrofe (350.000 euro), il rinnovo di reti e organi del sistema fognario di via dello Stadio, via del Piano, via De Amicis, via Calamandrei e di acquedotto e fognatura di via Livornese (per un totale di circa 340.000 euro). A questi si possono aggiungere i lavori di rinnovo della Centrale di Potabilizzazione di Carcheri, della Centrale di Calcinaia e della Centrale Mezzetta.

“L’azienda è impegnata da diversi anni nella realizzazione di significativi investimenti per dotare i nostri territori di adeguati sistemi fognari e di depurazione. Un obbligo normativo, ma soprattutto – ha aggiunto Perini – un obiettivo perseguito per garantire la qualità ambientale alla collettività che serviamo, la cui soddisfazione e salvaguardia sono sempre ciò che valorizza il nostro lavoro. Negli anni Publiacqua ha investito oltre 420 milioni di euro nella depurazione, nella fognatura e nel collettamento dei reflui, portando la percentuale di popolazione depurata dal 60% dei primi anni duemila a oltre l’80% attuale, eliminando gli scarichi diretti nei corsi fluviali. Interventi che riguardano il Chianti, Pistoia, il Mugello e il Valdarno, ma che hanno visto un impegno importante anche sulla Piana fiorentina, per la quale, nel luglio 2022, Publiacqua ha potuto annunciare il traguardo della depurazione totale. Gli interventi su Lastra a Signa sono parte integrante e fondamentale di questo sforzo di energie e di risorse messe in campo dall’azienda e da chi l’ha preceduta nella gestione del servizio idrico integrato, per rendere il nostro territorio ancora più bello, il nostro ambiente maggiormente tutelato, e per migliorare in modo sensibile la vita dei nostri cittadini”.

“Questo importante intervento – ha concluso il sindaco Bagni – servirà a rendere ambientalmente più compatibile e al passo con i tempi il nostro territorio andando a sanare anche quelle zone dove erano presenti scarichi a dispersione.  I sostanziosi investimenti portati avanti da Publiacqua hanno consentito di procedere a un rinnovamento del sistema degli acquedotti in città con un grande miglioramento sull’impatto ambientale. È stato un lavoro lungo che ha dimostrato come la collaborazione fra il Comune e l’ente gestore permette di raggiungere e completare sfide ambientali sul fronte della depurazione e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Non dimentichiamoci che Lastra a Signa in questo senso ha sempre lavorato per obiettivi comuni: negli anni ’80 gli amministratori lastrigiani furono lungimiranti nell’accogliere sul proprio territorio, non senza sacrifici, il progetto del depuratore di San Colombano che dà risposta alle esigenze di trattamento dell’acqua di scarico di tutta l’area fiorentina”.