Maltempo, “bombe d’acqua”. Cosa succede? Lo spiega il LaMMA

SESTO FIORENTINO – E’ stato un autunno particolarmente caldo e il calo delle temperature di oggi e di questi giorni ha invece portato la colonnina di mercurio a valori un po’ sotto la media. Secondo i meteorologi del LaMMA, che ha sede al Cnr di Sesto Fiorentino, non si tratta di situazioni eccezionali. Comunque, tenete […]

SESTO FIORENTINO – E’ stato un autunno particolarmente caldo e il calo delle temperature di oggi e di questi giorni ha invece portato la colonnina di mercurio a valori un po’ sotto la media. Secondo i meteorologi del LaMMA, che ha sede al Cnr di Sesto Fiorentino, non si tratta di situazioni eccezionali. Comunque, tenete pronti sciarpe e cappello, perché fino almeno a sabato pomeriggio l’ondata di maltempo non passerà.
Il LaMMA, Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile che ha sede a Sesto, spiega che in realtà la media stagionale non sarebbe né quella delle settimane scorse, né quella dei prossimi giorni. “Non sono situazioni eccezionali – spiega il meteorologo Matteo Rossi del LaMMA – ma è stata abbastanza strana la persistenza del caldo di ottobre e novembre”. Secondo i dati del consorzio, ottobre è risultato decisamente più caldo rispetto alla media (trentennio 1971-2000) per la prevalente influenza di un prolungato flusso di correnti meridionali. La stazione di Firenze Peretola ha infatti fatto registrare i valori medi e minimi più elevati per la terza decade di ottobre dal 1951. Insomma, l’aspetto più singolare è quindi che si oscilli tra i due valori, il più alto e il più basso, con il freddo di questi giorni.
Quanto alle famigerate “bombe d’acqua” che hanno colpito la Toscana a fine ottobre e, in maniera tragica, la Sardegna nei giorni scorsi, è un’espressione che si riferisce ad alcune situazioni particolari, delle perturbazioni “bloccate”. “Si tratta di precipitazioni legate a una perturbazione – spiega Rossi del LaMMA – che resta bloccata molto a lungo su un punto preciso. Non possiamo dire che prima non accadesse, ma possiamo affermare che negli ultimi venti anni pioveva con meno intensità. Forse questo fenomenno è legato anche al riscaldamento globale e quindi alla temperatura più alta del mare”.
Quanto ai prossimi giorni, il maltempo durerà fino almeno a sabato sera, con piogge e neve dai 700 metri. Sembra quindi che per la catene, almeno nella Piana, ci sia da aspettare.