CAMPI BISENZIO – Sono chiusi in casa, al secondo piano di una palazzina di via Palagetta: Melania, il marito Gabriele e il figlioletto quattordicenne sono riusciti ad arrivare a casa prima che il maltempo si scatenasse con la forte ondata di pioggia, giovedì nel tardo pomeriggio. Si sono rifugiati nel loro appartamento al secondo piano, senza energia elettrica e senza acqua. “La paura c’è stata – racconta Melania – soprattutto quando abbiamo visto crescere l’acqua sulle strade che piano piano si allagavano. Via Palagetta sembra un fiume in piena abbiamo visto passare perfino una barca”. Non riescono a dormire tanto che la notte l’hanno trascorsa tutti e tre davanti alla finestra con apprensione sperando nella tregua del maltempo. “E’ difficile riuscire a fare tutto – racconta Melania – senza corrente elettrica ci sentiamo tagliati fuori, e non sappiamo come fare senza acqua. Per il bagno abbiamo utilizzato l’acqua fangosa che ristagna nel giardino condominiale”. La paura insieme alla stanchezza cresce sempre di più in queste ore. “La protezione civile ha lavorato tutta la notte – racconta Melania – sono passati con i gommoni a controllare le vetture rimaste in sosta semicoperte dall’acqua fangosa e poi abbiamo sentito e visto sorvolare la zona dagli elicotteri della protezione civile. Ci si sente in gabbia, senza poter fare nulla, in attesa che tutto finisca. Si asciughino le strade per vedere una volta tolto il fango cosa resta della vita precedente l’alluvione”.
Maltempo: chiusi in casa senza acqua e senza luce
CAMPI BISENZIO – Sono chiusi in casa, al secondo piano di una palazzina di via Palagetta: Melania, il marito Gabriele e il figlioletto quattordicenne sono riusciti ad arrivare a casa prima che il maltempo si scatenasse con la forte ondata di pioggia, giovedì nel tardo pomeriggio. Si sono rifugiati nel loro appartamento al secondo piano, […]