“Manola”, l’universo femminile tra ironia e leggerezza al Teatrodante Carlo Monni

CAMPI BISENZIO – La galassia femminile frammentata e ricomposta, illuminata e adombrata, raccontata con ironia e leggerezza da due gemelle “non monozigote”: Ortensia (Chiara Noschese) e Anemone (Nancy Brilli), l’una scura, spettrale e intimista, l’altra allegra, colorata e bionda. “Siamo gemelle io e Anemone, non monozigote, per fortuna ognuno ha avuto il proprio ovulo” così […]

CAMPI BISENZIO – La galassia femminile frammentata e ricomposta, illuminata e adombrata, raccontata con ironia e leggerezza da due gemelle “non monozigote”: Ortensia (Chiara Noschese) e Anemone (Nancy Brilli), l’una scura, spettrale e intimista, l’altra allegra, colorata e bionda. “Siamo gemelle io e Anemone, non monozigote, per fortuna ognuno ha avuto il proprio ovulo” così Ortensia descrive il loro scintillante rapporto dando il via a una rocambolesca visione della vita. Ortensia e Anemone non parlano mai tra loro, non si domandano, non si rispondono. Lo fanno attraverso Manola, una invisibile e improbabile terapeuta, un “personaggio immaginario”, forse il loro doppio.

In questo rosario sgranato di vicende irriverenti ed esilaranti, convivenze difficili, Ortensia e Anemone snocciolano senza mezzi termini e con la capacità di non risparmiarsi, la condizione femminile, confessano la loro doppiezza nel rappresentare (gemelle nate e 13 secondi di distanza l’una dall’altra tanto da far scavallare la data di nascita) il lato oscuro della donna “nera” e il lato allegro della donna “rossa” variopinta e bionda.

Le due gemelle si mettono a nudo di fronte a Manola. “Ma chi è Manola?”, potremo chiederci parafrasando un tormentone di Gabriele Cirilli “Chi è Tatiana?”. E’lei il personaggio chiave della piece teatrale? E’ lei la colla che unisce Ortensia e Anemone? Se fosse un giallo sarebbe l’assassino. In questo caso potremo dire che Manola è il giardiniere che sistema le due piante così diverse come la “fragile” Anemome e la “profonda” Ortensia in unico vaso. 

Manola è un testo scritto da Margaret Mazzantini che, nel 1995 ha portato in scena insieme a Nancy Brilli, diventato poi romanzo tre anni dopo. Un testo curioso e pieno di spunti e di occasioni centrate per raccontare lo sconfinato mondo femminile. In scena sul palco del Teatrodante Carlo Monni due attrici perfette come Chiara Noschese e Nancy Brilli, la prima una imprevedibile Ortensia tenera e disperata, la seconda una seducente e superficiale Anemone pronta a riproporre il cliché della “bionda bella e allegra”.

Le gemelle si sputano addosso le differenze fino a divetare ciascuna lo specchio dell’altra come fossero le due facce della luna. Leo Muscati, regista dello spettacolo, ha collocato la vicenda in una stanza che appare come una massa informe ,un blob nel quale “galleggiano” oggetti recuperati e tra i quali emerge un tenerissimo orso di peluche alto due metri. Giocando con le luci e con le porte che si aprono e si chiudono rendono il mondo di Ortensia e Anemone ancora più magico. 

Ben felici, come pubblico, di aver potuto gustare questo spettacolo sul palco del Teatrodante Carlo Monni, (ieri sera martedì 29 marzo, praticamente pieno) con applausi e risate continue. Spettacoli così vorremmo continuare a vederne ancora, il pubblico ne ha bisogno, lo ha detto anche Nancy Brilli al momento degli applausi finali… “venite a teatro”. E se gli spettacoli sono così vorremmo non muoverci mai da quelle poltroncine.