Manovra, Martelli (Acli Toscana): “Si aggiunge burocrazia alla burocrazia”

FIRENZE – “E’ già aperto un tavolo di dialogo con il Governo sulla fiscalità degli enti di terzo settore: se esiste l’esigenza di modificare la normativa IVA per il no profit è quello luogo di confronto tecnico e politico e non uno dei molti emendamenti alla Legge di Bilancio. Così si crea disorientamento e nuove […]

FIRENZE – “E’ già aperto un tavolo di dialogo con il Governo sulla fiscalità degli enti di terzo settore: se esiste l’esigenza di modificare la normativa IVA per il no profit è quello luogo di confronto tecnico e politico e non uno dei molti emendamenti alla Legge di Bilancio. Così si crea disorientamento e nuove difficoltà a chi si occupa del sociale, ai tanti volontari e circoli che da sempre sono a servizio delle comunità”: a dirlo è Giacomo Martelli, presidente Acli Toscana, in merito al Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022 sulla disciplina dell’Iva che riguarda anche le organizzazioni non profit.

“Allo stato attuale ci confrontiamo con norme che non sono in vigore, altre che sono in vigore ma che è difficile armonizzare con il risultato che diventa complicato orientarsi ed applicare correttamente le norme. Tutto questo – spiega la vice-presidente regionale Elena Pampana – in una fase delicatissima di attuazione di una riforma del Terzo Settore che già prevede molti adempimenti burocratici, anche stringenti, e alcuni non previsti neanche per le società profit”.

“Le specificità del Terzo Settore italiano necessitano di un percorso di confronto condiviso – conclude Martelli – anche in considerazione del fatto che la parte fiscale del codice del terzo settore in questo momento non è in vigore e su quella si sta lavorando per armonizzarla e migliorarla, per cui troviamo le soluzioni a quel tavolo politico”.