Marcheschi (FDI): “In Toscana non si bruciano rifiuti ma soldi pubblici…”

FIRENZE – “Se il candidato alla presidenza della Regione, Eugenio Giani, pensa di andare a fare un termovalorizzatore con i carri armati si sbaglia di grosso perché ci sono voluti quasi dieci anni per localizzare un inceneritore a Case Passerini, gli unici carri armati che può mandare al momento sono solo sul sito di Case […]

FIRENZE – “Se il candidato alla presidenza della Regione, Eugenio Giani, pensa di andare a fare un termovalorizzatore con i carri armati si sbaglia di grosso perché ci sono voluti quasi dieci anni per localizzare un inceneritore a Case Passerini, gli unici carri armati che può mandare al momento sono solo sul sito di Case Passerini, che Rossi ha fatto naufragare e che rappresenta l’unico luogo individuato dal piano regionale dei rifiuti dove costruire un impianto di smaltimento”. L’affondo è di Paolo Marcheschi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

“Giani, infatti, – aggiunge Marcheschi – sa benissimo che il progetto della Bioraffineria dell’Eni a Livorno, a detta di svariati tecnici, non vedrà la luce. Abbiamo ormai capito che il termovalorizzatore sarà nel programma del candidato del centro-sinistra. Una marea di soldi pubblici sprecati per i costi del “non fare”. Infatti, la delibera fatta per la chiusura del progetto del termovalorizzatore di Case Passerini è una cortina fumogena. Non ci sono soluzioni per risolvere il problema rifiuti c’è soltanto una sorta di risarcimento dei danni alla QThermo (60% Alia, società di gestione dei servizi ambientali della Toscana centrale e 40% di Hera, gruppo privato dell’Emilia-Romagna), per la mancata realizzazione dell’impianto. Per risarcire la QThermo, Alia, con soldi pubblici, dovrà rilevare il 40% del socio privato. E nonostante mirabolanti ipotesi di improbabili impianti, ad oggi le discariche rappresentano l’unico modo di smaltimento dei rifiuti in Toscana. Di circolare non c’è l’ecologia ma l’economia, i privati si stanno arricchendo con i soldi dei toscani. Perché Hera continuerà a gestire, nella nostra regione, il business delle discariche. Oltre al danno ambientale, dovendo ancora ricorrere per tanti anni alle discariche, anche la beffa di vedere esplodere le tariffe già alte (Tari) per la mancata realizzazione dell’inceneritore di Selvapiana nel pistoiese”.