Marco Banchelli racconta l’arrivo in Saharawi

RABUNI – Marco Banchelli, ciclonauta sestese è arrivato in Saharawi e racconterà il viaggio a Piananotizie. Ecco l’inizio del suo diario. “Sono al mio quarto viaggio in questa terra remota del sud Algeria che ospita la parte del Popolo Saharawi che decise l’esodo nel deserto al momento in cui il Sahara Occidentale abbandonato dalla Spagna […]

RABUNI – Marco Banchelli, ciclonauta sestese è arrivato in Saharawi e racconterà il viaggio a Piananotizie. Ecco l’inizio del suo diario.

“Sono al mio quarto viaggio in questa terra remota del sud Algeria che ospita la parte del Popolo Saharawi che decise l’esodo nel deserto al momento in cui il Sahara Occidentale abbandonato dalla Spagna iniziò ad essere la terra contesa e del conflitto che ben presto riguardò esclusivamente il Marocco.
Il viaggio è stato come al solito abbastanza lungo e difficoltoso: ottimo training per il mondo dove insieme ai miei compagni di viaggio stava per accoglierci. Dopo quasi due nottate perse al sonno siamo arrivati negli spazi messi a disposizione dalle famiglie che ci hanno accolto alle primi luci dell’alba di ieri.
Tutto però si è immediatamente avviato ai ritmi ed ai vari progetti che impegneranno nei prossimi giorni i vari gruppi da cui la delegazione è formata.
Ci sono rappresentanti della Provincia di Firenze, di quella di Lucca e poi di alcuni comuni: Capannori, Montemurlo, Campi Bisenzio e in modo particolare, nella stessa memoria Saharawi, dallo “storico” Sesto Fiorentino con Consiglieri comunali e con lo stesso “primo cittadino” il sindaco Gianni Gianassi.
C’è perfino una troupe del programma di informazione RAI “Leonardo”.
Già ci sono stati svariati momenti di incontro e di visita: il governatore della Provincia di Auserd, il Ministro della Cooperazione e adesso, che riesco ad inviare queste prime note, dal centro-museo delle famiglie dei “desaparecidos”.
Come il sindaco Gianassi ha straordinariamente ben espresso in alcune sue parole ufficiali, c’è “gioia e dolore” a trovarsi a condividere da qui: gioia soprattutto nel prendere atto del ruolo che ancora tutti noi avremo dell’essere testimoni e nel ricevere attenzioni e cure, dolore allo stesso tempo nel verificare come ancora e drammaticamente sia in stallo la situazione e le possibili soluzioni ai problemi di questa gente.
Anche senza bicicletta, in attesa del giorno della mia proposta legata alla Fiorentina, insieme alla pioggia che da questa notte ha fatto salire la temperatura pur creando qualche ulteriore inevitabile disagio, non posso che ribadire la mia grande e personale gioia dell’essere, più ancora che dalla parte del torto e della ragione, da quella del non-odio e del dialogo. Della Pace. Marco Banchelli”