Mariotti e Pacini. Il sindaco Falchi “vertenza particolare con una azienda che non è in crisi”

SESTO FIORENTINO – L’azienda non è in crisi, ma rischia di scomparire con la riorganizzazione: è quanto ha sottolineato il sindaco Lorenzo Falchi riferendosi alla Mariotti e Pacini dopo l’incontro avvenuto oggi in Comune con la rappresentanza sindacale Fiom dell’azienda, i lavoratori e, oltre al sindaco l’assessore alle attività produttive Gabriella Bruschi. Lunedì 17 giugno […]

SESTO FIORENTINO – L’azienda non è in crisi, ma rischia di scomparire con la riorganizzazione: è quanto ha sottolineato il sindaco Lorenzo Falchi riferendosi alla Mariotti e Pacini dopo l’incontro avvenuto oggi in Comune con la rappresentanza sindacale Fiom dell’azienda, i lavoratori e, oltre al sindaco l’assessore alle attività produttive Gabriella Bruschi. Lunedì 17 giugno insieme alla Regione l’amministrazione comunale incontrerà la proprietà dell’azienda.

L’azienda di Sesto Fiorentino è specializzata nella produzione di agitatori ed emulsionatori recentemente acquisita dalla multinazionale Interpump Spa per la quale è stato paventato il trasferimento di tutta la produzione a Reggio Emilia. La vertenza è stata già oggetto di un incontro in Regione che si è tenuto la scorsa settimana.

I lavoratori hanno esposto al sindaco la situazione paradossale di un’azienda di circa 15 dipendenti altamente specializzata, con un bilancio importante e in attivo, un vasto portafoglio clienti e un patrimonio di conoscenze destinate ad essere disperse con il trasferimento a Reggio Emilia e l’assorbimento nelle altre produzioni di Interpump.

“Abbiamo ascoltato con attenzione e preoccupazione le posizioni dei lavoratori, ai quali va la vicinanza mia e di tutta l’Amministrazione – dice il sindaco Falchi- Siamo davanti ad una vertenza molto particolare, con un’azienda non in crisi che rischia di scomparire in seguito ad una riorganizzazione che ne cancellerebbe con la produzione in serie uno degli elementi di maggior successo, ovvero la capacità di creare prodotti unici rispetto alle richieste del singolo committente. Lunedì 17, insieme alla Regione, incontreremo la proprietà per capire come scongiurare il trasferimento, ma già nelle prossime ore intendo scrivere al presidente e amministratore delegato di Interpump Spa, Fulvio Montipò, per invitarlo a rivalutare una scelta che sarebbe gravissima e dannosa per il nostro territorio”.