Matteo Melani, presidente della Sestese, traccia il primo bilancio

SESTO FIORENTINO – Il presidente della Sestese calcio Matteo Melani fa un bilancio dell’attività e lo fa con una lettera aperta ai propri soci. “Quando nel mese di maggio 2018 mi contattò l’azionista di riferimento della Sestese Calcio Giovanni Giordani per propormi di fare il Presidente della Società rimasi qualche minuto sospeso tra lo stupore […]

SESTO FIORENTINO – Il presidente della Sestese calcio Matteo Melani fa un bilancio dell’attività e lo fa con una lettera aperta ai propri soci.

“Quando nel mese di maggio 2018 mi contattò l’azionista di riferimento della Sestese Calcio Giovanni Giordani per propormi di fare il Presidente della Società rimasi qualche minuto sospeso tra lo stupore e il perplesso perché nonostante una vita passata nel calcio, mai mi ero seduto ad una scrivania per parlare di gestione economica ed organizzativa di una società’ calcistica essendo sempre stato prima giocatore e poi allenatore ma mai dirigente”. Inizia così il resoconto di Melani ripercorrendo anche la propria esperienza e l’incontro con l’associazione come calciatore.

“Sono arrivato alla Sestese nel 1995 per fare il campionato di serie D proveniente dal settore giovanile della Fiorentina – racconta Melani – Dopo 4 campionati ho avuto la fortuna di andare nei professionisti per poi tornare a fine carriera nella Sestese per disputare gli ultimi campionati da giocatore. Infine nel 2014 sempre la Sestese mi ha cercato per iniziare la carriera di allenatore del settore giovanile dove mi sono tolto alcune soddisfazioni come il titolo regionale Giovanissimi nel 2016. Dopo una parentesi da allenatore degli Allievi Nazionali del Prato (stagione 2017/2018) ecco quindi la quarta chiamata della Società rossoblù questa volta con un ruolo diverso. Ebbene dopo oltre 20 anni di rapporti e di vita vissuta nella Sestese ho accettato con entusiasmo questo nuovo incarico, consapevole di trovare sempre una famiglia, un gruppo di amici che hanno tanta voglia di fare e che ogni stagione sportiva accettano sempre nuove sfide. Persone che ero convinto si sarebbero messe a disposizione quotidianamente per aiutarmi a svolgere questo impegno fatto di grandi responsabilità economiche oltre che morali. La Sestese ha una storia importante e io mi ci sono buttato a corpo morto perché mai avrei voluto fare brutte figure. Insomma ho respirato fin da subito la stessa aria positiva e piena di energia che avevo respirato nel giugno del 1995, quando varcai per la prima volta il cancello di piazza Bagnolet”.

Il 30 giugno per Melani si compie un anno da presidende e in questo primo anno i ringraziamenti sono d’obbligo.

“Da un punto di vista amministrativo e contabile lo Studio di Stefano Crocetti con tutto il suo team oltre che la consulente del lavoro Anna Pisa – scrive Melani – La segreteria sempre presente e disponibile con Lucia e Matteo. I responsabili tecnici Marafioti, Pacini, Belli e tutti gli allenatori e istruttori dalla prima squadra fino alla scuola calcio. I custodi che ogni Santo giorno rendono l’impianto sportivo sempre bello e accogliente: Carlo, Tommaso, Alessio, Duccio, Filippo, Andrea e Massimo. I magazzinieri Elisabetta Gabriele e Gaetano. Tutto il team del nostro bellissimo bar ristorante Osteria del Pallone aperto pranzo e cena per 362 giorni all’anno (ribadisco 362 giorni un numero incredibile) con in testa i responsabili Alessandro Rossi e Gianni Augusti. Non mi dimentico certo di Luca Erico e di tutti gli autisti dei pulmini oltre che di tutti i collaboratori e dipendenti per finire con Beppe e Matteo (responsabili biglietteria). Un ringraziamento anche allo Csen point di Sesto Fiorentino per l’attività amatoriale sempre coinvolgente e ben organizzata”. E poi ringraziamento a tutti i tesserati della Sestese, al sindaco Lorenzo Falchi e all’assessore allo sport Damiano Sforzi che, scrive Melani “mi hanno fatto sentire a mio agio. Ho capito fin da subito che avrei trovato interlocutori disponibili e attenti al nostro mondo sia come proprietari dello Stadio sia come Istituzione che deve incoraggiare il mondo dello Sport”. Altri ringraziamenti anche agli imprenditori e agli “amici della Sestese”.
“Parlo di Daniele Giaffreda (Mef) – scrive il presidente – da 15 anni al nostro fianco per proseguire con Massimo Baldini (Lef) e con la famiglia Cioni (Steve Jones-Buona Salute) oltre che tutte le aziende del territorio che ci aiutano quotidianamente con i loro contributi. Grazie a Giovanni per aver pensato a me per questo prestigioso incarico e un abbraccio alla storia della Sestese perché Brunello Tazzi è la storia e la bandiera di questa Sestese insieme a Stefano Biagiotti mitico accompagnatore della prima squadra”.

E poi nel “bilancio di un anno” anche i bilanci economici. “I bilanci sani prima di tutto e il rispetto degli impegni economici verso dipendenti, collaboratori, tesserati e fornitori – scrive Melani – Ciò deve essere alla base dei nostri principi lavorativi. Tutti quanti hanno ricevuto puntualmente per tutta la stagione il pattuito e anche se in alcune circostanze non siamo rimasti soddisfatti del risultato sportivo e del contributo tecnico di qualcuno (leggasi prima squadra che ha completamente fallito l’obiettivo nonostante l’importante investimento economico fatto) non ci siamo mai tirati indietro di fronte ai nostri impegni fieri di ribadire che al 30 giugno 2019 la Sestese non avrà nessuno che busserà alla propria porta per richiedere arretrati. Obiettivo fallito in prima squadra ma la crescita dei nostri giovani ci fa ben sperare per il futuro e dopo aver liberato per il prossimo campionato tutti i “vecchi” che facevano parte del gruppo (la Sestese va meritata e onorata per quello che si mette ogni Domenica sul terreno di gioco) ripartiamo consapevoli dalla freschezza e dalle qualità dei vari Di Vico, Ridolfi, Dainelli, Testaguzza, Wahabi e così via dicendo (tutti “millenials”) ai quali cercheremo di abbinare qualche giocatore d’esperienza e spessore per riprovare a tornare in Eccellenza. Senza dimenticare che a ruota il nostro settore giovanile sta sfornando dei 2002 e dei 2003 di sicuro avvenire”.