Mengato (FdI) “Sulle Foibe la sinistra nega il ricordo”

SESTO FIORENTINO – Un’ora di interruzione del consiglio per “una spaccatura nella maggioranza relativamente ad un emendamento presentato dagli amici della Lega su una mozione avente per oggetto la guerra in Ucraina. Tale emendamento chiedeva di invitare il Governo a non fornire armi, ma solo aiuti umanitari”. E’ quanto informa in una nota il consigliere […]

SESTO FIORENTINO – Un’ora di interruzione del consiglio per “una spaccatura nella maggioranza relativamente ad un emendamento presentato dagli amici della Lega su una mozione avente per oggetto la guerra in Ucraina. Tale emendamento chiedeva di invitare il Governo a non fornire armi, ma solo aiuti umanitari”. E’ quanto informa in una nota il consigliere Stefano Mengato di FdI sullo svolgimento del consiglio comunale del 28 marzo.

“La mozione con l’emendamento è passata con 14 favorevoli e 8 contrari.- si legge nella nota di Mengato – Successivamente è stato il momento per Fratelli d’Italia di presentare la nostra mozione nella quale chiedevo di intitolare una via o una piazza ai martiri delle Foibe, la quale doveva essere discussa nel precedente consiglio, ma per motivi di tempo, diciamo ‘che non fu possibile’. Non conteneva nessun richiamo politico di parte, ma solo la volontà di ricordare le vittime delle Foibe e dell’esodo Istriano/Dalmata. Un crudele avvenimento storico che ha lasciato ancora tante ferite aperte e che è ormai ricordato in gran parte di Italia con incontri, targhe e commemorazioni, ma non a Sesto Fiorentino. Infatti la sinistra ha voluto negare questo ricordo. Anche qui la maggioranza ha tenuto atteggiamenti differenti a seconda del gruppo di appartenenza”.

“Il PD totalmente non pervenuto, – prosegue Mengato nella nota – sembrava che non fossero in aula, hanno solo saputo premere il tasto ‘contrario’ al momento del voto senza alcun commento, imitati dal capo gruppo di Per Sesto, Andrea Guarducci, che ha preferito far parlare il consigliere Cozzi Fucile. D’altra parte sia il PD che Guarducci nel 2015 avevano votato a favore di una mozione molto simile e si sa smentire se stessi non è piacevole. Le motivazioni espresse dal consigliere Nannini (Sinistra Italiana) e del consigliere Cozzi Fucile sono state, per loro stessa ammissione, puramente ideologiche. Mi dispiace non aver ottenuto il risultato sperato, ma sino a quando si voterà solo per ideologia o per poltrone. Questo continuerà ad accadere”.