Mengozzi, lettera aperta a Fossi: “Accetti il confronto con Chini”

CAMPI BISENZIO – Pier Natale Mengozzi ha avuto come ultimo incarico istituzionale quello di assessore alle politiche integrate di salute e abitative, dal 2008 al 2013, legislatura in cui è stato sindaco Adriano Chini. E non ha mai nascosto il suo “attaccamento” all’ex primo cittadino campigiano. E proprio in questi giorni ha inviato alla nostra […]

CAMPI BISENZIO – Pier Natale Mengozzi ha avuto come ultimo incarico istituzionale quello di assessore alle politiche integrate di salute e abitative, dal 2008 al 2013, legislatura in cui è stato sindaco Adriano Chini. E non ha mai nascosto il suo “attaccamento” all’ex primo cittadino campigiano. E proprio in questi giorni ha inviato alla nostra redazione una lettera aperta all’attuale sindaco di Campi Emiliano Fossi. Lettera che, per motivi di spazio, abbiamo un po’ ridotto ma dalla quale emerge chiaro l’invito ad accettare il confronto con chi lo ha preceduto, Adriano Chini.

“Gentile sindaco,

le scrivo, in modo aperto e senza alcuna reticenza, poiché penso  di renderle, a mio modo, un servizio utile. Da qualche settimana sui social, nei dialoghi fra i nostri concittadini, nello scambio di battute, nei circoli ricreativi o nei negozi, è aumentata la percezione che nell’avvicinarsi delle elezioni amministrative del 2018 lei sta cambiando molti atteggiamenti, sono evidenti adeguamenti di comportamenti consolidati, con aperture impensabili nelle azioni individuali e collettive, tali da far pensare che lei sia molto preoccupato, che forse ritenga necessario presentarsi in modo diverso rispetto ai precedenti quattro e più anni della sua amministrazione. Appare sempre più chiaro che di ottimismo ne possa avere poco. Credo che in questi anni lei abbia vissuto in una bolla, costruita sul consenso ricevuto, sulle attenzioni di un circolo ristretto che non rappresenta l’item sentire della popolazione, convinto che il suo destino politico sarebbe stato luminoso, quasi da predestinato della politica, con una considerazione di sé assoluta.

Come è sua caratteristica, ormai evidente a tutti, Lei si è comportato con disinvoltura estrema. Nel suo partito, che fino a diciotto mesi fa è stato anche il mio, ha esercitato ogni tipo di sport: dallo slalom sciistico alla corsa veloce e retromarce repentine: si è permesso di tutto. Quando ha capito che le sue certezze di carriera diventavano col tempo solo pii desideri e poi sogni, non facilmente realizzabili, è scattato in lei un vero e proprio panico.
La sua netta affermazione di non ricandidarsi a sindaco (documentabile), di oltre un anno fa, si è trasformata, a fronte della nuova situazione, in una ricandidatura che vuol fare passare come naturale, grondante amore per la sua città, un nuovo attivismo, con altre giravolte impensabili, come il “coup de théâtre” sull’inceneritore o il ripensamento, accodandosi velocemente alla proposta non sua della non applicazione del Jobs Act ai lavoratori di Qualità & Servizi. Grande attivismo e opportunismo: non c’è che dire. In questo contesto si aggiunge la maturazione di qualche mal di pancia dentro al suo partito: il grande amore è finito. (..)

Difficile comprendere  uno che da bersaniano diventa renziano e poi orlandiano e poi forse ancora un po’ renziano, con lo sguardo a Pisapia e un afflato verso il parmense Pizzarotti, in definitiva cercando una strada per esistere. (..)

Personalmente ho sempre criticato il suo operato di questi anni, evitando di offenderla. Altri sono stati molto meno teneri. Sono stati usati molti aggettivi pesanti contro di lei e dure affermazioni: da più parti, anche all’interno del suo schieramento. Ne prenda atto è faccia un gesto utile alla città: accetti il confronto. La sfida è lanciata da tempo, i cittadini non capiscono la sua reticenza perché sanno di avere diritto a conoscere la verità. (..)

Mi rendo conto che non sia facile. Per troppo tempo ha snobbato ogni rapporto. Chiuso dentro il palazzo comunale, con un rapporto con le persone raccontato ma non vissuto.  Sperando che trovi la forza in sé stesso, ed in chi Le è vicino, (avrà qualcuno che la consiglia, penso?), mi auguro che nelle forme e nei modi giusti, molto presto ci sia un momento di verità pubblica. Sappiamo tutti e pubblicamente che la disponibilità del precedente sindaco, Adriano Chini è confermata: in qualunque ora, giorno e  luogo. In gioco c’è la credibilità della politica. Non avveleniamola ulteriormente”.

Pier Natale Mengozzi