Mengozzi (Sinistra Italiana): “Il Consiglio di stato ha chiuso definitivamente la vicenda dell’aeroporto”

CAMPI BISENZIO – E’ una lunga riflessione quella che Pier Natale Mengozzi, coordinatore del Circolo di Sinistra Italiana di Campi Bisenzio, fa sul tema dell’aeroporto. Dopo la sentenza del Consiglio di stato. “Credo che la sentenza, bocciando i ricorsi di Toscana Aeroporti e Regione Toscana e censurando le decisioni di due ministeri, di fatto chiude […]

CAMPI BISENZIO – E’ una lunga riflessione quella che Pier Natale Mengozzi, coordinatore del Circolo di Sinistra Italiana di Campi Bisenzio, fa sul tema dell’aeroporto. Dopo la sentenza del Consiglio di stato. “Credo che la sentenza, bocciando i ricorsi di Toscana Aeroporti e Regione Toscana e censurando le decisioni di due ministeri, di fatto chiude definitivamente sulla nuova pista aeroportuale parallela e rilancia alla grande il ripristino della pianificazione prevista per quel territorio. Le previsioni del parco della Piana sono confermate e ora la politica seria, le amministrazioni locali che si sono a suo tempo opposte, – chi da subito, altri aggiungendosi all’ultimo momento – tutti ora devono continuare quell’unità di intenti costruendo proposte vere e riconoscibili per far sì che il parco della Piana sia il prima possibile ciò che prevedeva il Masterplan che lo costituiva. Il parco deve diventare un vero e proprio parco metropolitano, con funzioni di area. Una grande area che dia senso e spazio collettivo alla Città metropolitana di Firenze; un grande polmone verde, con servizi di pubblica utilità, del tempo libero, ambientali, di studio e sportivi”.

E ancora: “Non sarebbe interessante e potrebbe avere un senso, con le opportune verifiche, superare le diatribe per la collocazione del nuovo stadio con l’insediamento in quell’area, in prossimità dell’aeroporto attuale, dei caselli autostradali, della ferrovia e della tramvia? Il parco metropolitano come grande scommessa, da proporre nei Piani Strutturali dei Comuni di riferimento, adeguando quelli già in essere, deve essere l’obiettivo immediato per ripensare le politiche ambientali, per un grande progetto che attinga alle risorse della comunità europea e della stessa diventi obiettivo prioritario. La battaglia dei sindaci, spinti, pressati dai cittadini costituiti in comitati, dalle associazioni e dai partiti che hanno aderito ai ricorsi, sono la vera comunità che può garantire il destino finale del parco e il rispetto della sentenza. Abbandoniamo il passato e pensiamo a un presente immediatamente operativo per un futuro diverso, per tutti. Credo che abbia vinto la ragione dei molti rispetto alla prepotenza dei pochi. Una volta tanto abbiamo di fronte a noi un risultato che unisce. Per questo leggo con preoccupazione il reiterare di dichiarazioni di chi ha perso il ricorso, l’insistenza nel dire ricominceremo un nuovo percorso”.

“Le elezioni – conclude – sono ancora sufficientemente lontane, il tempo delle scelte definitive è ancora largo per decidere per il meglio. Il centro-sinistra, tutta la sinistra diffusa che ci sta, l’ambientalismo coerente, il civismo, i progressisti nel loro insieme, possono davvero essere uno schieramento sufficiente a garantire la tranquillità di un risultato positivo, nei confronti del centro-destra, che io auspico. Ognuno deve assumersi la propria responsabilità”.