Mense. Brunori (Lega) “È il momento che il Comune dica cosa vuole fare”

SESTO FIORENTINO – “Dopo le conclusioni della Procura di Prato sull’epidemia di salmonella che nel settembre 2024 colpì centinaia di bambini e adulti, è giunto il momento che il Comune di Sesto Fiorentino dica chiaramente cosa intende fare, ora che le responsabilità della società Qualità & Servizi Spa, di cui il Comune è un azionista […]

SESTO FIORENTINO – “Dopo le conclusioni della Procura di Prato sull’epidemia di salmonella che nel settembre 2024 colpì centinaia di bambini e adulti, è giunto il momento che il Comune di Sesto Fiorentino dica chiaramente cosa intende fare, ora che le responsabilità della società Qualità & Servizi Spa, di cui il Comune è un azionista di riferimento, sono state accertate”. A parlare così è Daniele Brunori, capogruppo della Lega, che annuncia di aver presentato un’interrogazione urgente nel consiglio comunale straordinario del 13 novembre. “Le indagini della Procura — spiega Brunori — hanno ricostruito con precisione come il germe patogeno sia stato rinvenuto nei pomodorini utilizzati crudi nelle mense scolastiche e come, per negligenze interne all’azienda, non sia stato correttamente eliminato. È dunque doveroso che il Comune, in quanto socio, si assuma le proprie responsabilità e chiarisca cosa intende fare”. Brunori sottolinea come la questione non riguardi solo il passato. “Negli ultimi mesi  – prosegue Brunori – abbiamo assistito a nuovi episodi di gravi criticità: vermi nel riso, pollo contestato, proteste di gruppi di genitori e una petizione con oltre 700 firme che chiede una mensa più sicura e controllata. È chiaro che la fiducia delle famiglie è venuta meno”. Brunori chiede a sindaco e Giunta “di riferire in aula e di spiegare se intendano finalmente rivedere il rapporto con Qualità & Servizi o continuare a difendere l’indifendibile. Dopo un’inchiesta della magistratura e dell’Asl che individua precise responsabilità, forse è davvero l’ora di cambiare fornitore” e, aggiunge Brunori, “non si azzardino a non far discutere la mia interrogazione: sarebbe un fatto gravissimo, un atto di censura verso un tema che riguarda la salute dei bambini e la credibilità del Comune stesso”.