Metalmeccanici, Braccini (Cgil): “Lottiamo per la dignità dei lavoratori, soprattutto i più deboli e i precari”

FIRENZE – Quella di oggi, giovedì 5 novembre, è la giornata dello sciopero unitario dei metalmeccanici, con una serie di manifestazioni unitarie per il rinnovo del contratto. Una giornata che fa seguito ad altre iniziative delle scorse settimane e sulla quale si è espresso Massimo Braccini, segretario generale Fiom Cgil Toscana: “Siamo di fronte al tentativo […]

FIRENZE – Quella di oggi, giovedì 5 novembre, è la giornata dello sciopero unitario dei metalmeccanici, con una serie di manifestazioni unitarie per il rinnovo del contratto. Una giornata che fa seguito ad altre iniziative delle scorse settimane e sulla quale si è espresso Massimo Braccini, segretario generale Fiom Cgil Toscana: “Siamo di fronte al tentativo di Confindustria e Federmeccanica di rendere insussistente la funzione storica fondamentale del contratto collettivo nazionale di lavoro. Il Ccnl deve difendere la parte di reddito che va ai lavoratori rispetto a quella che va ai profitti, altrimenti si rischia di far arretrare ulteriormente il potere d’acquisto dei lavoratori. Nel corso degli ultimi 20 anni c’è stato uno spostamento di oltre 100 miliardi di euro dal lavoro alle rendite ed ai patrimoni, creando disuguaglianze pesantissime. Il contratto nazionale deve essere autorità salariale, invece vi è la tendenza a sostituire il salario con il welfare e a non riconoscere aumenti sui minimi contrattuali. La moderazione salariale, oltre a deprimere le retribuzioni ed i consumi, ha depresso anche gli investimenti di qualità, i processi innovativi e la crescita della ricchezza nazionale”.

“In un contesto così inedito e complesso dove stanno cambiando i connotati delle imprese in tutto il mondo, – ha aggiunto – i metalmeccanici lottano per difendere l’industria e l’occupazione. Ogni giorno siamo impegnati a tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Vogliamo rinnovare un contratto nazionale che metta al centro la tutela dei lavoratori più deboli e precari, vogliamo che sia riconosciuta la clausola sociale nei cambi di appalto e che venga regolamentato lo smart working. Le crisi vengono sempre anche usate per tentare di creare più ingiustizia sociale e abbassare le tutele dei lavoratori. Nelle fabbriche, se alla base non ci fosse un contratto nazionale di lavoro che unifica i diritti dei lavoratori, ci sarebbe la rivincita della disuguaglianza e lo svilimento del lavoro. Scioperiamo per fare il contratto, per garantire ai lavoratori i loro diritti e la loro dignità”.

A Campi Lorenzo Ballerini (consigliere comunale della lista Campi a Sinistra) ha voluto portare i propri saluti ai lavoratori della Gkn in sciopero: “Oggi infatti è la giornata dello sciopero generale dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale – ha detto – e in questo momento più di altri è fondamentale garantire il salario e la tutela dell’occupazione. Da una parte allora difendere i posti di lavoro, dall’altra tutelare la salute, la sicurezza dei lavoratori e migliorare e riconoscere le competenze professionali. Per questo la lotta dei lavoratori metalmeccanici è anche la nostra lotta”.

Nelle foto due momenti della manifestazione di protesta che si è svolta stamani a Firenze