Met, concerti per la rassegna jazz e uno spettacolo per ragazzi

PRATO – Con un doppio appuntamento che racchiude tre concerti, prosegue la rassegna MetJazz 2024, che quest’anno si concentra su “la grande rivoluzione che con il jazz ha investito l’uso degli strumenti” e in particolare sulla trasformazione del suono del pianoforte e della chitarra. In omaggio al suono della chitarra, domenica 3 marzo, alle ore […]

PRATO – Con un doppio appuntamento che racchiude tre concerti, prosegue la rassegna MetJazz 2024, che quest’anno si concentra su “la grande rivoluzione che con il jazz ha investito l’uso degli strumenti” e in particolare sulla trasformazione del suono del pianoforte e della chitarra. In omaggio al suono della chitarra, domenica 3 marzo, alle ore 11, presso la scuola comunale di musica Giuseppe Verdi di Prato lo scabro ed essenziale Marino-De Rossi Duo, con il chitarrista Biagio Marino e il batterista Zeno De Rossi, si incontra sulla scorta della rivoluzione downtown degli anni Novanta, quando rock, noise, jazz e schegge di folk si sono fuse in una musica nuova e, utilizzando l’improvvisazione, schizza squarci timbrici e ritmici senza altri vincoli che il dialogo tra accordi, distorsioni e groove trascinanti. La serata di lunedì 4 marzo al Teatro Fabbricone alle ore 21 rende invece merito al puro e semplice suono del pianoforte, cui è dedicato un doppio set: dapprima, in prima assoluta, con In Bouncing 4 Bud, il giovane Alessandro Lanzoni ossequia il più influente innovatore del pianismo moderno, Bud Powell, a cento anni dalla nascita; quindi, in esclusiva italiana, forte del suo bagaglio contemporaneo che spazia da Stravinskij a John Zorn, la pianista svizzera Sylvie Courvoisier distilla echi del primo Novecento e risorse contemporanee in una fluidità improvvisativa e virtuosistica di un avvincente viaggio nella storia recente del pianoforte.

Sabato 2 marzo, invece, alle ore 17 al Teatro Metastasio, nell’ambito della rassegna Met Ragazzi, arriva Lettere da molto lontano, uno spettacolo di Elena Dragonetti e Simona Gambaro prodotto dal Teatro Nazionale di Genova. Il lavoro si ispira all’opera di Toon Tellegen, acclamato autore olandese per l’infanzia paragonato al nostro Gianni Rodari, e racconta tante storie, con tanti personaggi buffi, timidi o sfrontati, in una giostra che alterna ironia, gioco, poesia: sono i racconti di alcuni animali che vivono nel bosco e che sembrano conoscere i desideri più intimi dell’animo umano. In scena la narrazione si affianca al lavoro coreografico per raccontare un mondo sospeso, abitato da animali curiosi e un po’ filosofi, capaci di parlare in maniera tanto diretta da risultare disarmante: c’è uno scoiattolo impegnatissimo a scrivere lettere alla balena, al pinguino, al grillo, ma in particolare alla sua “cara, carissima formica”, c’è l’elefante che sogna di essere leggero e di poter danzare sopra il guscio della chiocciola, c’è la formica che si prepara a partire per scoprire dove finisce il cielo. Ogni animale ha una domanda da regalare a chi vuole portarsela a casa: cos’è “domani”? Che forma ha il “nulla”? Sono “felice”? Cosa significa “mancanza”?. Biglietti: ragazzi 6 euro, adulti 7 euro.