Metrocittà: “Garantire sicurezza sulla Sp 8 Militare per Barberino”

CALENZANO – Il Consiglio Metropolitano di Firenze ha approvato una delibera proposta dal consigliere delegato alla pianificazione strategica Sandro Fallani che prevede il passaggio del tratto della Sp 8 Militare per Barberino compreso tra il km 3,900 e il km 2,640 alla proprietà del Comune di Calenzano e del tratto compreso tra il km 2,640 […]

CALENZANO – Il Consiglio Metropolitano di Firenze ha approvato una delibera proposta dal consigliere delegato alla pianificazione strategica Sandro Fallani che prevede il passaggio del tratto della Sp 8 Militare per Barberino compreso tra il km 3,900 e il km 2,640 alla proprietà del Comune di Calenzano e del tratto compreso tra il km 2,640 e il km 2,290 dal Comune di Calenzano alla Città Metropolitana di Firenze. “Con questo atto accogliamo la delibera consiliare del comune di Calenzano – ha sottolineato Fallani – per il passaggio di due brevi tratti di strade comunali all’acquisizione del patrimonio della Città Metropolitana con lo scopo di attuare, sui tratti interessati, interventi mirati alla sicurezza stradale”.

Ai quesiti della consigliera Alessandro Gallego, del gruppo Centrodestra per il cambiamento, sul dettaglio e sulle previsioni tecnico urbanistiche dell’area oggetto di declassificazione, Fallani ha replicato sottolineando “la necessità urgente di un passaggio di competenze sulla strada Sp 8 per il suo elevato livello di pericolosità, in particolare nel tratto di intersecazione sul tessuto urbano del comune di Calenzano. Si pone in essere un riordino patrimoniale, stabilendo oneri e titolarità tra enti così che l’area possa essere gestita e mantenuta in modo omogeneo”. Parere contrario al provvedimento del gruppo Territori beni comuni. Per il capogruppo Enrico Carpini “l’iter procedurale non è stato corretto. Avremmo voluto che il giudizio della Città Metropolitana sulla declassificazione si basasse sulle caratteristiche oggettive stabilite dalla legge e non su un mero scambio”. La delibera è stata approvata con i voti di Pd e Italia Viva. Astenuto il Centrodestra per il cambiamento, contrario Territori Beni Comuni.