Migranti: Sanquerin risponde a Tauriello

SESTO FIORENTINO – “I lavori di ristrutturazione in corso in un hotel del centro di Sesto Fiorentino sono propedeutici al trasferimento dei migranti già presenti all’interno dell’ex Biblioteca di via Fratti e non all’arrivo di nuovi ospiti”. Così l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Sesto Fiorentino, Camilla Sanquerin, risponde ala consigliera di Forza Italia […]

SESTO FIORENTINO – “I lavori di ristrutturazione in corso in un hotel del centro di Sesto Fiorentino sono propedeutici al trasferimento dei migranti già presenti all’interno dell’ex Biblioteca di via Fratti e non all’arrivo di nuovi ospiti”. Così l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Sesto Fiorentino, Camilla Sanquerin, risponde ala consigliera di Forza Italia Maria Tauriello sulla questione dei migranti.

“La consigliera riceverà risposta all’interrogazione nel prossimo consiglio comunale – dice Sanquerin – ma fin d’ora è opportuno precisare, per stroncare sul nascere ogni tentativo di vergognosa strumentalizzazione, che i lavori cui fa riferimento permetteranno il solo trasferimento degli ospiti già presenti in via Fratti. I locali dell’ex biblioteca verranno così liberati”.

“Come la consigliera Tauriello sa o dovrebbe sapere, l’accoglienza dei richiedenti asilo è una questione complessa – prosegue Sanquerin – La regolarizzazione dei migranti presenti sul territorio sestese sta seguendo l’iter previsto dalla normativa per il diritto d’asilo e può richiedere tempi molto lunghi, indipendenti dalla volontà dei Comuni. L’Amministrazione è costantemente in contatto con le altre istituzioni coinvolte affinché l’accoglienza avvenga in maniera dignitosa e attenta alle persone e alle loro storie”.

“La tradizione di Sesto è quella di una comunità accogliente e aperta, come dimostrano i tanti progetti di volontariato e integrazione messi in atto in questi mesi – conclude Sanquerin – Chi cerca, strumentalmente, di contrapporre accoglienza e sicurezza, di soffiare sul fuoco dell’intolleranza pur di racimolare qualche voto, non solo tradisce i più elementari principi di solidarietà, ma dimostra di non conoscere la comunità che dovrebbe rappresentare”.