Milanesi (Psi): “Deserto anche il secondo bando per Villa Caruso, quali sono le prospettive?”

LASTRA A SIGNA – Un ordine del giorno per avere chiarimenti in merito alla situazione attuale ma anche alle prospettive di Villa Caruso Bellosguardo. E’ quello presentato nei giorni scorsi dal capro gruppo del Partito Socialista, Pietro Milanesi, e che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale. “Considerato che l’amministrazione comunale aveva pubblicato il 27 aprile […]

LASTRA A SIGNA – Un ordine del giorno per avere chiarimenti in merito alla situazione attuale ma anche alle prospettive di Villa Caruso Bellosguardo. E’ quello presentato nei giorni scorsi dal capro gruppo del Partito Socialista, Pietro Milanesi, e che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale. “Considerato che l’amministrazione comunale aveva pubblicato il 27 aprile 2018 una procedura a evidenza pubblica per la valorizzazione e l’affidamento in concessione dell’immobile, di proprietà del Comune, – spiega Milanesi – e che tale gara scaduta il 5 ottobre dello stesso anno è andata deserta, siamo ancora a un nulla di fatto. La giunta, con delibera del 19 ottobre 2018, prendendo atto dell’esito della gara, ha ribadito che la villa e il parco circostante richiedono continui interventi di manutenzione ordinaria, ammettendo al tenpo stesso che rappresentano un onere finanziario superiore alle possibilità di bilancio del Comune di Lastra a Signa. Nella stessa delibera ha confermato inoltre l’intenzione di riproporre lo stessa gara”. “Il secondo bando – continua Milanesi – è stato indetto il 24 maggio scorso ed è scaduto il 2 dicembre, andando nuovamente deserto. Va ricordato che il Psi fu contrario alla proposta di acquisto dell’allora sindaco Carlo Moscardini del 13 marzo 1995, proposta approvata da Pds, Prc e Ppi. Mentre la delibera che ne determinava la proprietà pubblica fu del 5 dicembre 1995 per un importo complessivo di 4 miliardi e 350 milioni di lire. In tutti questi anni tale scelta amministrativa ha causato ingenti spese per la gestione della villa e del museo, per un mutuo che scadrà nel 2035 per un importo annuo di 90.000 euro. Risorse sottratte a edilizia scolastica, viabilità e manutenzione del territorio. Il complesso di Villa Caruso Bellosguardo, fra l’altro, è sottoposto ai vincoli del Ministero dei beni culturali e ambientali”. “Da parte nostra – ha concluso Milanesi – la storica contrarietà all’acquisto e la consapevolezza dei danni economici causati ai cittadini da Villa Caruso Bellosguardo, ha prodotto una serie di iniziative di informazione e atti presentati in consiglio comunale come un’interrogazione nel dicembre 2018, seguita da uno mozione finalizzata alla vendita, del 9 marzo 2019. Visto l’attuale silenzio in merito all’esito del bando scaduto il 2 dicembre, il Psi ha ritenuto doveroso presentare un ordine del giorno per sapere quali solo gli atti che il sindaco e la sua giunta presenteranno per dare una soluzione rivolta a liberare i cittadini lastrigiani da un peso economico insostenibile”.