Milanesi (Socialisti indipendenti): “Mozione per la pace e contro le armi, non sono sorpreso dal voto di Pd e Forza Italia…”

LASTRA A SIGNA – Una mozione “Per la pace e contro il proliferare delle armi”: è quella presentata all’ultimo consiglio comunale da Pietro Milanesi (Gruppo Misto-Socialisti e Indipendenti Lastra a Signa) e che traeva spunto da tutta una serie di considerazioni, dall’articolo 11 della Costituzione (“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli […]

LASTRA A SIGNA – Una mozione “Per la pace e contro il proliferare delle armi”: è quella presentata all’ultimo consiglio comunale da Pietro Milanesi (Gruppo Misto-Socialisti e Indipendenti Lastra a Signa) e che traeva spunto da tutta una serie di considerazioni, dall’articolo 11 della Costituzione (“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”) al fatto, scrive Milanesi, “che negli anni l’appartenenza alla Nato ha condizionato la spesa dedicata al riarmo per la difesa”.

Mozione che chiedeva di “limitare il potere di guida della Nato agli Stati Uniti che è stato il principale artefice dell’espansione nei paesi dell’Est d’Europa, forse, una delle possibile cause del conflitto in corso. E di liberarsi dalla subalternità italiana ed europea dal Patto Atlantico a trazione statunitense e aderire, eventualmente, come stabilito dall’Unione Europea, al progetto nell’ambito della politica di sicurezza e difesa (PESD)”.

La mozione, inoltre, invitava il consiglio comunale a esprimere “profondo dissenso per l’aumento incontrollato delle spese militari e l’invio di armi all’Ucraina”. E, al tempo stesso, invitava “il Governo italiano a farsi parte attiva nelle trattative tra Russia e Ucraina che porti alla risoluzione della guerra con la fine della morte di civili e la distruzione del territorio ucraino, nella sicurezza e neutralità dell’Ucraina e dei paesi Balcani non appartenenti alla Nato, neutralità riconosciuta da tutte le potenze mondiali; a ritornare sulle proprie decisioni in merito all’aumento delle spese militare e destinarne l’intero importo allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili fino al raggiungimento dell’autonomia; a ripensare la produzione agricola in Italia incentivando al massimo la produzione di grano e mais per ridurre al minimo la dipendenza da altri mercati: alla lotta contro le diseguaglianze e povertà”. Mozione che, oltre che dallo stesso Milanesi, è stata votata favorevolmente da Sinistra per Lastra, dal presidente del consiglio comunale Nicola Montemurro (Pd) e da Cristiano Santoni del Gruppo Misto mentre l’altra consigliera dello stesso Gruppo Misto, Carla Porrari, si è astenuta. Hanno  votato contro i nove consiglieri del Pd e i due consiglieri di Forza Italia.

“Di fronte alla richiesta del capo gruppo del Pd, Duccio Zingoni, – dice Milanesi – di votare la mozione emendata togliendo i riferimenti alle spese militari e ai partiti, ho risposto che (la mozione) non è emendabile. Non si possono togliere i riferimenti alle spese militari, spese che non creeranno la pace ma renderanno più poveri i cittadini italiani, così come non possiamo che menzionare i partiti promotori e sostenitori delle decisioni sugli armamenti e i presidenti del Consiglio del ministri che hanno portato all’approvazione parlamentare, tutti Pd escluso il secondo Governo Conte del 2019″.