“Minerali di sangue”: al Centro Berti una mostra sull’Africa

SESTO FIORENTINO – Quanto costa un minerale? Sangue e vite umane. Sembra essere questo il drammatico valore di questi preziosi o meno composti chimici presenti in alcuni territori. Sono “minerali di sangue” storie che il gruppo VOgLIAMO ALTrO (VOLIAMO ALTO) ha deciso di raccontare attraverso una mostra. Idea nata da un viaggio nella Repubblica Democratica […]

SESTO FIORENTINO – Quanto costa un minerale? Sangue e vite umane. Sembra essere questo il drammatico valore di questi preziosi o meno composti chimici presenti in alcuni territori. Sono “minerali di sangue” storie che il gruppo VOgLIAMO ALTrO (VOLIAMO ALTO) ha deciso di raccontare attraverso una mostra. Idea nata da un viaggio nella Repubblica Democratica del Congo (mai partito causa Covid). “Questo il risultato della voglia di conoscere – si legge nella nota degli organizzatori – e di fare conoscere un pezzetto di Africa da parte di un gruppo della parrocchia di San Martino a Sesto Fiorentino”. La mostra sarà allestita dal 27 novembre al Centro Berti di via Bernini fino al 12 dicembre. Il gruppo VOgLIAMO ALTrO (VOLIAMO ALTO) durante le restrizioni imposte per arginare il contagio ha viaggiato con la mente e con il cuore. Prima del lockdown alcuni di loro avevano fatto in tempo a visitare la mostra organizzata da un gruppo missionario della parrocchia di San Donato a Livizzano. La mostra – dicono – “ci ha spalancato un mondo e immediatamente abbiamo sentito l’urgenza di portarla a Sesto. Poi ci sono state le ben note vicende della pandemia e il tutto è stato rimandato”

Ma non si sono scoraggiati e con l’aiuto del parroco, don Daniele Bani, dell’assessore Camilla Sanquerin e con il patrocinio del Comune, sono riusciti ad organizzare questo evento. La mostra si snoda in un percorso orizzontale che, partendo dagli strumenti tecnologici di uso quotidiano, va ad individuare dove si estraggono i minerali necessari per il loro funzionamento arrivando, tra gli altri stati, anche alla RD Congo. Con tutte le problematiche che ci sono dietro: dallo sfruttamento del lavoro minorile, alla deforestazione, alle ricadute sul piano ambientale. Un percorso che si presta a molteplici letture della realtà e dà numerosi spunti di riflessione. Questo sviluppo orizzontale viene intervallato da totem con citazioni di grandi pensatori della fede, del mondo economico e sociale. Come a voler restituire una luce a chi attraverso questo percorso prende coscienza di tante ingiustizie. Al termine del percorso ci sono suggerimenti per rendere pratica la consapevolezza acquisita. La mostra è inoltre corredata da un video che fa un ulteriore focus su quanto emerso dai pannelli e per gli alunni delle scuole e i gruppi di giovani anche da un laboratorio. La mostra sarà aperta dal 27 novembre al 12 dicembre, giovedì e venerdì dalle 17 alle 19,30 e sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19,30.