Misericordia San Martino – Firenze Ovest: nove nuovi confratelli per festeggiare i 34 anni dalla nascita dell’associazione

QUARACCHI – Nove nuovi confratelli per festeggiare il 34° anniversario dalla nascita dell’associazione: a pronunciare il loro “Eccomi” sono stati infatti Luca Bianchi, Silvano Corrado, Liliana D’Agostino, Carmine De Fusco, Eda Ferri, Matilde Mascherini, Maurizio Rubeo, Luca Sirbu e Maria Luisa Tomarelli. Domenica di festa, quindi, quella di ieri, 24 aprile, per la Misericordia San […]

QUARACCHI – Nove nuovi confratelli per festeggiare il 34° anniversario dalla nascita dell’associazione: a pronunciare il loro “Eccomi” sono stati infatti Luca Bianchi, Silvano Corrado, Liliana D’Agostino, Carmine De Fusco, Eda Ferri, Matilde Mascherini, Maurizio Rubeo, Luca Sirbu e Maria Luisa Tomarelli. Domenica di festa, quindi, quella di ieri, 24 aprile, per la Misericordia San Martino – Firenze Ovest che, dopo essere stata protagonista prima durante l’emergenza sanitaria e, di recente, nei vari servizi di solidarietà e accoglienza verso i profughi ucraini, continua a svolgere la propria attività a sostegno della comunità di Petriolo, Quaracchi, La Sala, Brozzi e le Piagge. Attività che nel 2021 ha voluto dire, complessivamente, 3.467 servizi (120 legati alla pandemia, 1.085 per emergenza, 296 servizi ordinari, 1.426 servizi sociali e 540 servizi per il trasporto di ragazzi disabili al Centro Terapeutico Europeo a Rignano sull’Arno). Una bella realtà di volontariato che ieri, come sottolineato anche dal suo Governatore, Mattia Pretelli, è tornata a vivere un importante momento di condivisione a distanza di tre anni dall’ultima festa della Misericordia. In questo arco di tempo è successo praticamente di tutto ma la Misericordia di San Martino – Firenze Ovest ha sempre mantenuto vivo il proprio impegno, come dimostra anche l’accordo, stipulato proprio nel 2019, con il Coordinamento Misericordie Area Fiorentina e con la Misericordia di San Mauro (presente ieri con alcuni volontari insieme alla Misericordia di Firenze) per il nuovo servizio sanitario di emergenza urgenza (118), con una seconda ambulanza e personale idoneo e professionalmente preparato.

Un’associazione attiva, che lo scorso autunno ha visto le elezioni per il rinnovo di tutte le cariche sociali, che hanno portato nuova linfa a una realtà adesso guidata dal Governatore Mattia Pretelli, accompagnato in questo servizio dal vice Roberto Biagini, Chiara Forte (segretario), Lorenzo D’Elia (amministratore), Franco Santorelli, Paolo Vinattieri (cassiere), Desy Asti (che si occupa dell’assistenza sociale insieme a Chiara Forte), Roberto Biagini e Martino Balli (onoranze funebri), Samuel Cimmino (trasporti sociali, insieme a Chiara Forte), Luca Nicolò (guardaroba, insieme a Samuel Cimmino), Massimo Spini (attrezzature per traumatizzati, insieme a Roberto Biagini), Alessandro Matteucci (manutenzione automezzi, insieme a Roberto Biagini) mentre la formazione spirituale è affidata a don Jozef Budzinski e allo stesso Mattia Pretelli, che si occupa anche delle attività ricreative e dei rapporti con enti e istituzioni.

“Come iniziare un nuovo periodo, dopo la pandemia, – ha detto il Governatore, Mattia Pretelli – se non con la vestizione di nuovi confratelli e consorelle. Oggi è il giorno dedicato alla Divina Misericordia, istituita da San Giovanni Paolo II, e quindi desidero affidare tutti noi e in particolare i nuovi “vestendi” all’Amore misericordioso di Gesù che perdonando i nostri peccati ci permette di avere misericordia verso il prossimo in particolare con i più bisognosi”. Concetti che, durante la Santa Messa, erano stati espressi con grande convinzione anche da don Claudio Fattori, parroco di San Pietro a Quaracchi, dove appunto si è svolta la celebrazione eucaristica: “Essere confratelli della Misericordia vuol dire farsi prossimo agli altri. Ecco perché voi non siete qui solo “a titolo personale” ma per rappresentare un’istituzione, un sacramento. Non a caso, quando c’è bisogno di soccorso, si dice sempre “chiama la Misericordia”, l’espressione più bella che si possa usare e che si possa sentire, ovvero quando il cuore si unisce alla miseria dell’altro, ecco questo è misericordia”.