Missione “Soccorso Clown Ucraina”: buona la prima. A Spazio Reale la consegna dei camici alla dottoressa “Lusya” e alla dottoressa “Boo”

CAMPI BISENZIO – Si è appena conclusa la visita in Italia, organizzata dalla Tabletochki Charity Foundation Ucraina, per le due clown ospedaliere Marina Berdar e Olha Bulkina, in arte dottoressa “Lusya” e dottoressa “Boo”, in forza all’ospedale pediatrico Ohmatdyt di Kyiv, formate dall’organizzazione italiana Soccorso Clown. Lo scopo della visita è stato infatti quello di […]

CAMPI BISENZIO – Si è appena conclusa la visita in Italia, organizzata dalla Tabletochki Charity Foundation Ucraina, per le due clown ospedaliere Marina Berdar e Olha Bulkina, in arte dottoressa “Lusya” e dottoressa “Boo”, in forza all’ospedale pediatrico Ohmatdyt di Kyiv, formate dall’organizzazione italiana Soccorso Clown. Lo scopo della visita è stato infatti quello di collaborare con Soccorso Clown per la creazione, nel loro paese, della Scuola nazionale ucraina dei clown ospedalieri, sul modello di Soccorso Clown, nonostante la situazione drammatica che l’Ucraina sta attraversando da undici mesi. Unità di intenti, intesa immediata e condivisione degli obiettivi, tra Berdar e Bulkina, Yury Olshansky e Caterina Turi Bicocchi, fondatori e responsabili di Soccorso Clown: “Il lavoro scaturito – si legge in una nota – è stato un piano formativo proposto da Soccorso Clown e da questi tagliato su misura per l’emergenza e le necessità dell’Ucraina. Le colleghe, nonché allieve ucraine hanno avuto l’opportunità di osservare come i clown ospedalieri di Soccorso Clown operano, visitando alcuni degli ospedali dove l’organizzazione è presente e facendo una visita anche a Spazio Reale Group, importante struttura di formazione toscana, partner di Soccorso Clown per vari progetti Europei di Erasmus+”.

Ed è stato proprio qui, che, simbolicamente, i fondatori di Soccorso Clown hanno consegnato alle clown ospedaliere ucraine alcuni camici bianchi, che portano sulla schiena la scritta Soccorso Clown, cui verrà aggiunta, la stessa dicitura in lingua ucraina; camici da consegnare ad altri clown ospedalieri, che prestano servizio negli ospedali dell’Ucraina e che hanno partecipato alla formazione di Soccorso Clown nel 2021. La seconda fase della missione, sempre frutto della collaborazione tra Soccorso Clown e le clown ospedaliere ucraine, prevede invece la creazione della Federazione Ucraina di Organizzazioni di Clown Ospedalieri sempre a Kyiv; infine, è stata presa in considerazione da tutti la possibilità di collaborare all’evento solidale “Stelvio Challenge”, previsto nel mese di giugno a Bormio a cui potrebbero partecipare alcuni ciclisti ucraini, amatoriali e non. Il soggiorno in Italia delle due clown ospedaliere ucraine, contraddistinto da una grande accoglienza, è stato intenso e proficuo, ricco di emozioni, in un certo senso storico, visti i criteri degli accordi siglati.

“Durante la settimana in Italia – hanno detto – abbiamo incontrato molte persone meravigliose; è stato bello e importante per noi che tutti siano così preoccupati e solidali con il popolo ucraino. Gli amministratori e il personale dell’Unità Volontariato e della Direzione Sanitaria dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, il Meyer di Firenze e della struttura formativa Spazio Reale Group, nelle persone di Olivia Salimbeni ed Elisabetta Carullo, ci hanno abbracciato e detto “siamo con voi, siamo lì per voi”: questo è molto prezioso. Un ringraziamento a Roberta Cervi, dell’ufficio stampa di Soccorso Clown e alla Funzione Comunicazione dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e a Maria Baiada della Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Anna Meyer. È stata una benedizione speciale avere avuto l’opportunità di incontrare e osservare i soccorso clown in azione negli ospedali pediatrici: dottor Questo, dottoressa Vitamina e dottor Oblò, sono meravigliosi, così aperti, divertenti e genuini, con i bambini e tra di loro. Grazie mille a Caterina Turi di Soccorso Clown per l’organizzazione di questo viaggio e per l’accoglienza così calorosa. Vladimir e Yury Olshansky, un ringraziamento speciale a voi, per il vostro insegnamento artistico, il vostro sostegno umano e tutto ciò che fate per noi. Torniamo a casa felici e ispirate a lavorare ancora di più e a sviluppare la migliore professione in Ucraina, per noi la “clownerie ospedaliera”…”.