Mobilità: la Cisl attacca Nardella e “difende” Signa e Lastra a Signa

SIGNA/LASTRA A SIGNA – “Abbiamo l’impressione che il Comune di Firenze voglia starsene in disparte e riaffermare la centralità fiorentina senza più discutere con il territorio, per una mobilità che non tiene conto di una visione complessiva, regionale e nemmeno nazionale”. A dirlo è il segretario della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni, a proposito delle prese […]

SIGNA/LASTRA A SIGNA – “Abbiamo l’impressione che il Comune di Firenze voglia starsene in disparte e riaffermare la centralità fiorentina senza più discutere con il territorio, per una mobilità che non tiene conto di una visione complessiva, regionale e nemmeno nazionale”. A dirlo è il segretario della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni, a proposito delle prese di posizione di Palazzo Vecchio su alta velocità e sul futuro della stazione Leopolda. “Come un fulmine a ciel sereno – continua il segretario della Fit – nelle scorse settimane il sindaco di Firenze Dario Nardella ci ha annunciato il blocco dei lavori della Tav a Firenze perchè opera nazionale che apparentemente non porta benefici immediati ai propri cittadini”. “Ma così – prosegue – i cantieri aperti, sia nella zona degli ex Macelli che a Campo di Marte, le penali da pagare alle società appaltatrici dei lavori, i soldi già spesi, gli espropri effettuati, le opere già realizzate sono evidentemente problemi di altri”. “Ad agosto, inoltre, abbiamo appreso che la ferrovia fra la stazione di Firenze Leopolda e la stazione di Empoli, che interessa Le Piagge, San Donnino, Signa, Lastra a Signa e Montelupo, riattivata solo nel 2009 con un impegno di spesa da parte delle Ferrovie di circa 25 milioni di euro, chiuderà i battenti entro il 31 dicembre 2016. Quel tratto di rete, infatti, passerà gratuitamente al Comune di Firenze in attesa della realizzazione della linea 4 della tramvia, peraltro ancora da progettare e sopratutto da finanziare e i treni che servono la tratta (9-10 convogli) saranno dirottati nella già congestionata stazione di Santa Maria Novella”.