FIRENZE – Un post su Facebook per spiegare i motivi della sua scelta. E chi è con lei in questa “nuova” avventura. Il post è quello scritto da Monia Monni, consigliere regionale del Pd, che, in vista del congresso per l’elezione del segretario del Partito Democratico, si è schierata con Nicola Zingaretti “per aprire una fase nuova”, per la quale servono “coraggio e radicalità delle idee”.
“Da tempo – scrive Monni – ripeto a me stessa e alle persone che incontro che la comunità dei democratici deve avere il coraggio di aprire una fase nuova nel segno del lavoro, dello sviluppo sostenibile, della lotta alle diseguaglianze e dell’investimento nelle nuove generazioni. Ripensare noi stessi, trovare nuove forme di partecipazione nel segno dell’inclusione e ridefinire in profondità il nostro pensiero politico e culturale sono prerogative che non possiamo in alcun modo disattendere. Lo dobbiamo alle donne e agli uomini che credono in un’idea di futuro che coniughi crescita ed equità sociale. Serve farlo, come ricorda sempre Paolo Gentiloni, senza inseguire la faciloneria e il populismo perché è anche dal modo in cui concepiamo l’impegno in politica che passerà la radicalità del nostro messaggio. Questi sono i motivi, condivisi con tanti compagni e amici, come Federico Gelli, Federica Fratoni, Cristina Grieco, Marco Remaschi, Francesco Gazzetti e Stefano Bruzzesi, che stanno alla base della scelta di sostenere con entusiasmo la candidatura di Nicola Zingaretti alla segreteria del Partito Democratico, convinta che sia da questa sfida collettiva che il centro sinistra possa tornare protagonista senza rimanere attaccata a schemi ormai superati. In Toscana abbiamo davanti a noi sfide cruciali come le amministrative del 2019 e le regionali del 2020. Se, da una parte, dobbiamo rivendicare con orgoglio le tante buone cose fatte, dall’altra, la nostra priorità dovrà essere quella di raccontare un’idea di futuro per i nostri territori. Un proposta riformista che guardi alle politiche sociali e giovanili, ad ambiente ed infrastrutture, alle attività produttive ed economiche. Con coraggio e radicalità delle idee racconteremo la nostra Toscana nei luoghi di lavoro, nelle università, nelle periferie e nelle strade delle nostra città”.