Monica Castro al Pdl: “Io resto al mio posto”. E chiede di parlare con Berlusconi

CALENZANO – “Dal 2011 non ho più la tessera del Pdl”. È questo il sardonico commento di Monica Castro consigliere comunale a Calenzano deferita al Collegio nazionale dei probiviri del suo partito a causa dei numerosi atteggiamenti contrari alla linea del Pdl. “Ora, io non ho la tessera solo perché il partito non ha ORganizzato […]

CALENZANO – “Dal 2011 non ho più la tessera del Pdl”. È questo il sardonico commento di Monica Castro consigliere comunale a Calenzano deferita al Collegio nazionale dei probiviri del suo partito a causa dei numerosi atteggiamenti contrari alla linea del Pdl.

“Ora, io non ho la tessera solo perché il partito non ha ORganizzato il tesseramento – continua Castro – e questa la dice lunga sul partito dalle nostre parti. Poi le argomentazioni mi fanno ridere: abbiamo lanciato l’ide adi un governo di solidarietà nazionale con il Pdl nelle ultime settimane e a me si  imputa l’aver sostenuto Matteo Renzi nel Pd e aver fatto campagna elettorale per un nostro alleato di coalizione, la Lega”.

Castro è su posizioni estremamente rigide dopo la querela che ha presentato nei confronti dei responsabili del profilo Facebook del Pdl di Vaglia.

“Non mi vogliono più nel partito? Bene, intanto – dice – mi paghino quel che mi dovranno pagare per la diffamazione. Poi continuerò a restare in consiglio comunale perché la mia è una carica elettiva”. La dichiarazione, sottolinea Castro, ci viene rilasciata mentre è in viaggio per raggiungere un’emittente nazionale che si trova nel padovano. “Visto? – conclude – mi chiamano un po’ in tutta Italia. Chi è responsabile del Pdl nelle mie zone difficile finisce sui giornali locali. Credo che sarebbe il caso incontrassi direttamente Berlusconi. Con lui sicuramente si raddrizzerebbero parecchie cose”.