Monica Castro risponde ai coordiantori del Pdl: “Pensavo di far parte del Pdl e non di quello fascista”

CALENZANO – Lo si sapeva che, dopo il comunicato del Pdl sul reintegro di Anzio Settimelli e Mauro Raspanti nel partito, Monica Castro si sarebbe fatta sentire. Ecco puntuale la sua risposta. “Il comportamento del Pdl provinciale e regionale è indegno e discriminatorio – apre la sua replica la capogruppo del Pdl al consiglio comunale […]

CALENZANO – Lo si sapeva che, dopo il comunicato del Pdl sul reintegro di Anzio Settimelli e Mauro Raspanti nel partito, Monica Castro si sarebbe fatta sentire. Ecco puntuale la sua risposta.
“Il comportamento del Pdl provinciale e regionale è indegno e discriminatorio – apre la sua replica la capogruppo del Pdl al consiglio comunale calenzanese – ricordo ai coordinatori che per regolamento, come loro hanno più volte affermato, io sono una tesserata al Pdl, eletta e capogruppo in consiglio comunale, ho voce in capitolo più degli altri che se ne sono andati in altri partiti o gruppi ed oggi vorrebbero rientrare nel gruppo  con arroganza e presunzione a mia insaputa e senza il mio consenso”.
La vicenda resta aperta anche sul fronte dei probiviri interni al partito ai quali, da qualche settimana, i coordinatori provinciali del pdl hanno deferito Monica Castro.
“Fino a quando non sarò condannata – risponde la battagliera consigliere di Carraia – il coordinamento non potrà fare certe dichiarazioni gravissime ed escludermi senza motivo. Di fatto oggi a Calenzano comando io visto che sono il consigliere che ha preso più preferenze in assoluto. In politica i numeri sono importanti e forse qualcuno non sa fare i conti. Pensavo di far parte del Pdl e non di quello fascista. Non mi risulta che i due consiglieri Raspanti e Settimelli siano mai usciti dal Pdl, se non si esce, come si fa a rientrare? L’ennesimo comunicato inutile per sottolineare una formalità che poco interessa agli elettori. Se hanno paura di vincere alle prossime elezioni a Calenzano, possono sempre trovare qualcuno da candidare all’ultimo minuto magari non di questo comune e quindi fare a meno di appoggiare la lista civica aperta a tutti i moderati che sto già preparando sul territorio e che spero di espandere in altri comuni della Provincia. Invito i coordinatori per il bene del partito a cominciare a fare politica seriamente, cercando di includere le persone e non di eliminarle perché scomode a qualcuno. Con tutti i problemi che ci sono sul territorio questi teatrini politici che il Pdl ci ha offerto nelle ultime settimane, non sono un bell’esempio da dare agli elettori”.
Parole dure quelle di Monica Castro che abbiamo rigorosamente virgolettato.