Monte Morello da salvaguardare: associazioni e bikers “in cammino” insieme

SESTO FIORENTINO – Conoscere e vivere Monte Morello rispettando l’ambiente, ma permettendo la convivenza di attività sportive e naturalistiche sviluppando un progetto non conflittuale, bensì armonizzato per la valorizzazione di quello che è da sempre per i sestesi “il polmone verde”. Un progetto che punta a mantenere l’ambiente e garantire la salvaguardia delle persone che […]

SESTO FIORENTINO – Conoscere e vivere Monte Morello rispettando l’ambiente, ma permettendo la convivenza di attività sportive e naturalistiche sviluppando un progetto non conflittuale, bensì armonizzato per la valorizzazione di quello che è da sempre per i sestesi “il polmone verde”. Un progetto che punta a mantenere l’ambiente e garantire la salvaguardia delle persone che si muovono su Monte Morello sia attraverso i classici percorsi a piedi sia per i nuovi in bike. Una convivenza possibile se ben disciplinata. A sottolinearlo il CAI Club Alpino Italiano e Pro Loco, questa mattina a Casa La Valle, punto d’incontro per chi ama trascorrere qualche ora nella natura con la possibilità di assaggi casalingi a pranzo. Insieme anche altre associazioni come La Racchetta da sempre impegnata nell’antincendio boschivo e i bikers. Presenti all’incontro anche il vicesindaco del Comune di Sesto Fiorentino Damiano Sforzi e il sindaco di Vaglia Leonardo Borchi.

“Il ciclo escursionismo è un fenomeno cresciuto in questi anni e il CAI ha pensato di rendere organizzato nell’andare in montagna – ha spiegato Fabiano Magi del CAI Sesto Fiorentino – il CAI esiste da 150 anni e presidia le montagne di tutta Italia, noi nel nostro piccolo presidiamo Monte Morello ed è nato un progetto con l’esigenza di mettere in sintonia tutte le esperienze che negli anni sono nate su Monte Morello per portartarle a sintesi di un progetto positivo. Questa è un’area parco, molto delicata è quasi un parco urbano e vogliamo difendere questo posto con gelosia e con caparbietà: da qui nasce una sinergia con tutte le associazioni non solo quelle dei bikers, ma anche con altre che vivono su Monte Morello”.

Nasce così l’idea di poter segnalare percorsi utilizzati da realtà diverse, da chi si muove a piedi a chi, invece, utilizza la bici.

“Come associazione stiamo cercando di dare una mano ai bikers che frequentano la nostra collina – ha detto Stefano Rolle del CAI Sesto Fiorentino – il progetto prevede un centismento o le piste in discesa o i sentieri in salita dedicati ai bikers che sono circa 40, la maggior parte in discesa e solo pochissimi, in qualche tratto, si sovrappongono ai sentieri del CAI. Da anni ci occupiamo della manutenzione dei sentieri e dal 2003 anche con la segnaletica verticale in legno. Il primo passo che abbiamo fatto insieme ai ciclisti è nato dall’esigenza che ci era stata segnalata: spesso nei sentieri in discesa chi va in mountain bike si trova chi li percorre a piedi. Questo pone problemi di pericolo e quindi la prima cosa da fare è realizzare cartelli con la scritta ‘Attenzione discesa Mtb’, da collocare in fondo alle discese e alle intersezione dei sentieri CAI e delle biciclette. Come CAI ne prepariamo diverse decine. Il passo successivo sarà quello di segnalare con cartelli uniformi tutti i sentieri in bicicletta che ci sono a Monte Morello alcuni hanno già un nome”.

Per garantire una convivenza possibile la normativa è il primo passo.

“Il CAI è oramai una comunità – ha detto il vicesindaco Damiano Sforzi – come ho avuto modo di dire in un’altra occasione come CAI siete partiti per fare una camminata e siete diventati una comunità. Il tema posto dal CAI è stato affrontato con alcuni bikers di Sesto e manifesta un’attenzione ad un fenomeno sociale che si è sviluppato e si sta evolvendo, la bicicletta ha acquisito forza e ci mette nelle condizioni di mettere un’attenzione particolare sia in città con le piste ciclabili sia sulla collina dove si sta moltiplicando la presenza delle biciclette. Scontiamo una difficoltà che è quella normativa regionale che non ci consente di determinare le responsabilità nella creazione di questi percorsi: come istituzioni questo è un tema che dobbiamo affrontare. Il progetto è l’inizio di un percorso da fare tutti insieme perchè la frequentazione della nostra collina che può diventare anche un elemento economico si possa vivere in sicurezza introducendo elementi rispettosi dell’ambiente”.