MONTEMURLO – Montemurlo ringrazia tutti coloro che non hanno lasciato sola la popolazione durante i difficili momenti dell’alluvione che ha colpito il territorio il 2 novembre scorso. Il sindaco Calamai, infatti a sei mesi da quei terribili giorni, ha promosso un momento di condivisione per esprimere il ringraziamento di tutta la comunità alle centinaia di persone che sono state vicine ai cittadini. Così, sabato scorso, in una Sala Banti gremita, l’amministrazione comunale ha consegnato gli encomi agli oltre quattrocento tra volontari, associazioni e donatori che hanno aiutato Montemurlo a rialzarsi. Solo i volontari messi in campo dalla Protezione civile nazionale attraverso le colonne mobili del Piemonte, della Basilicata, della Liguria furono 200. Persone che dopo sei mesi dall’alluvione sono tornate a Montemurlo e sono state applaudite e ringraziate ufficialmente dal sindaco per il lavoro svolto a favore della comunità.



Un “grazie” che Montemurlo sentiva la necessità di dire pubblicamente e di far arrivare al sistema della protezione civile nazionale, locale e più in generale a tutti coloro che sono stati vicino alla popolazione in difficoltà. Il sindaco ha aperto la cerimonia con un un applauso in memoria delle due vittime dell’alluvione Alfio Ciolini e Teresa Pecorelli. Il grande cuore della Protezione civile comunale, regionale e nazionale, delle associazioni, del volontariato spontaneo ha fatto sentire la sua vicinanza nei momenti di paura e sgomento e ha dato la forza per guardare avanti. Il sindaco ha ricordato che nel buio dei giorni dell’alluvione “queste persone hanno rappresentato una luce di umanità e speranza a cui far riferimento per trovare l’energia per non mollare. Ci sono coloro che si sono occupati delle operazioni di ricerca e soccorso nei momenti dell’emergenza, coloro che hanno spalato acqua e fango, chi ha distribuito cibo e generi di prima necessità a chi aveva la casa o le aziende sott’acqua, chi ha donato per risorse per ripartire”.
Alla cerimonia ha partecipato anche Ginevra Minetti, 17 anni, la giovane montemurlese che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha scelto come Alfiere della Repubblica e che oggi, lunedì 13 maggio, è stata a Roma al Quirinale per ricevere il prestigioso riconoscimento “Prendo io questa onorificenza ma lo faccio a nome di tutti, perché in questi momenti terribili io non ero sola. – ha detto Ginevra-La prendo io come simbolo per tutti voi che avete aiutato e avete dato una mano in quei giorni di disastro». Ginevra ha poi sottolineato che il riconoscimento che le ha attribuito il presidente Mattarella: “Vuole essere un invito a tanti altri giovani a impegnarsi per il prossimo, donando parte del proprio tempo libero al volontariato. I ragazzi non sono solo social e Smartphone”. Il primo cittadino ha sottolineato la reazione straordinaria dei cittadini che nel dolore si sono rimboccati nel maniche per ripartire, per dare una mano al vicino alluvionato e tornare alla normalità. Nei giorni dell’alluvione si è visto un forte senso di comunità, di senso civico, di solidarietà. E ha ricordato che a Montemurlo, attraverso il Comitato Montemurlo solidale, sono stati raccolti circa 100.000 euro tra fondi in denaro e donazioni in beni di prima necessità, risorse che hanno permesso di fornire un sostegno diretto alla popolazione alluvionata (sono state circa 400 le famiglie che hanno ricevuto un buono per l’acquisto di elettrodomestici alluvionati.
Simone Toro, della colonna mobile del Piemonte, ha fatto appello all’amministrazione comunale a non disperdere le forze dei quei giovani volontari non organizzati, i cosiddetti “angeli del fango”, che in quei giorni sono state così preziose, ma di reclutarle e convogliarle nel sistema della protezione civile comunale, creando una rete ancora più forte sul territorio. Tanti gli strascichi che l’alluvione ha lasciato sul territorio. Il Comune di Montemurlo ha attivato interventi di somma urgenza per lavori di ripristino post alluvione pari a 10 milioni di euro. Lo scorso aprile sono stati attivate nuove risorse da parte dello Stato per le somme urgenze dell’alluvione della Toscana. L’auspicio del sindaco è naturalmente quello che “possano arrivare nuovi fondi per non perdere tempo prezioso e completare rapidamente le sistemazioni”.