CAMPI BISENZIO – “La commissione speciale temporanea sull’alluvione non è una farsa e vi spiego perché”: il capo gruppo di Fare Città, Marco Monticelli, e presidente della commissione replica alle critiche mosse dal capo gruppo di Fratelli d’Italia, Roberto Valerio. “Il primo concetto che mi preme sottolineare – dice Monticelli – è che l’obiettivo principale della commissione è quello di dialogare con i cittadini e i comitati: ancora prima di dare le risposte è infatti necessario recepire tutte le domande che scaturiranno dal confronto con la cittadinanza, pertanto i primi a essere ricevuti saranno i cittadini e i comitati, solo in seguito gli enti interessati. Inoltre, è bene specificare che la commissione è stata voluta da tutte le parti politiche. Affermare che sia stata volutamente ritardata dalla maggioranza è una dichiarazione grave, i tempi sono stati dettati dalla discussione ampia e articolata che è stata necessaria per la costituzione della commissione stessa”.
E ancora: “E’ stato detto che non si è voluto indagare sulla gestione dell’emergenza, facendo intendere che non è stata solerte e ben gestita. La nostra consiliatura ha subito gli eventi del 2 novembre e nulla ha da temere dalla verità, anzi pretende chiarezza, non per noi, ma per i cittadini di Campi; definirla una “beffa” e affermare che la maggioranza ha paura di andare “troppo a fondo” sa di propaganda strumentale al solo fine di visibilità. Una cosa è certa, la commissione che serve ai cittadini non può essere di indagine, perché non serve indagare su accadimenti amministrativi interni al Comune, serve invece una commissione speciale che possa capire in maniera trasparente cosa ha determinato l’evento disastroso del 2 novembre e come si possano evitare in futuro tali accadimenti”.
“La commissione è stata voluta da tutte le forze politiche. Se questo è vero, non capisco perché allora siamo stati accusati di non rispettare la prassi di dare la presidenza alle opposizioni, essendo questa attuata nelle commissioni d’indagine, come sancito dall’articolo 27 del Regolamento comunale. Noi abbiamo semplicemente applicato l’articolo 26 del suddetto regolamento, che stabilisce come il rapporto tra maggioranza e opposizione venga fissato in misura proporzionale e che la presidenza e la vice-presidenza venga decisa con votazione palese. Abbiamo lasciata libera la minoranza di scegliere il vice-presidente, non è stato trovato un accordo e allora la nostra indicazione è stata quella dell’astensione; attribuirci anche la “colpa” di averla data alla sinistra, cioè alla consigliera Greco (Italia Viva), non risponde a verità. Ritengo doveroso informare che, se come richiesto, si fossero nominati i 6 membri necessari a rappresentare tutti i gruppi di minoranza, questo avrebbe significato nominarne 10 di maggioranza, cioè quasi tutto il consiglio comunale”.
“Del resto – conclude Monticelli – la prima commissione consiliare permanente, affari generali, la più numerosa, è composta proprio da 10 membri, esattamente come quella speciale, un numero superiore di commissari avrebbe pregiudicato l’efficacia e la gestione stessa dei lavori che invece devono svolgersi in maniera snella e nel minore tempo possibile, come richiesto dalla stessa opposizione. La nostra intenzione è quella di coinvolgere nei lavori della commissione, come affermato, tutti i cittadini, i comitati che si sono costituiti e le parti sociali che vorranno intervenire, perché lo scopo conoscitivo e ricognitivo sui fattori che hanno portato alle rotture degli argini e agli sversamenti, venga attuato celermente con la collaborazione di tutti gli enti e le istituzioni preposte alla sicurezza idraulica del nostro territorio”.